Walter De Silva is back. Al Salone di Ginevra verrà infatti presentato il concept di un'auto a zero emissioni, ideata per i cinesi di Arcfox, il brand elettrico alto di gamma della cinese Bjev che fa capo alla Baic, colosso che lavora fra gli altri assieme a Daimler e a Hyundai. "Non so ancora se ci sarò, ma di sicuro vedrete l'auto su cui ho lavorato tra Monaco, Barcellona e Pechino". E' un crossover e ora toccherà ai cinesi metterlo in produzione e magari completare la famiglia.
Auto e non solo
De Silva ne parla a Milano mentre presenta “Form in Motion”, il suo ultimo libro per Electa. Un racconto della seconda parte della sua vita, tra altro e scarpe da donna, riprendendo le tradizioni di nonno Ferruccio che faceva il ciabattino e vedeva così avanti da aver depositato il marchio Pinocchio per fabbricare scarpe da bambino. Il mettersi a disegnare scarpe e poi farle provare a sua moglie Emmanuelle, racconta, gli ha dato la stessa emozione che ha avuto quando davanti al board della Volkswagen aveva detto: “Io questo progetto non lo approvo perché non lo sento”.
"Disegnare oggetti in movimento"
La sua filosofia è semplice: “Il mio progetto deve prima di tutto piacere a me”. E disegnando cose che piacciono a lui, oltre alle scarpe e al progetto Made in China, ha già completato una Golf Car (Made in Italy, nel torinese) . “Quando disegno oggetti in movimento come un’auto o una scarpa da donna, mi viene più semplice. Trovo più difficile disegnare una lampada o una poltrona”. Dalla sua mente illuminata sono uscite le Alfa più belle, due generazioni di Golf, una famiglia di Audi. “L’Alfa Romeo è stata il mio primo amore e del primo amore non parlo”, risponde a chi vorrebbe un commento su Giulia o Stelvio. Diplomatico.
"Quando crederò nell'auto elettrica"
Lo è meno su certe corazzate elettriche: “E’ assurdo fabbricare auto da 2.500 chili e 700 chili di batterie per trasportare una persona di 70 chili. E poi io crederò nell’auto elettrica quando mi diranno come verranno smaltite le batterie e se per produrle si seguirà un ciclo sostenibile”. Intanto a Ginevra vedremo il frutto della sua collaborazione con il costruttore cinese. E quando parla di auto elettrica, “deve essere - dice - leggera, sicura, compatta”. Walter is back.