Fca chiude il 2018 con un utile netto di 3,6 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. I ricavi netti sono stati di 115,4 miliardi, in aumento del 4%. A livello globale il gruppo ha venduto 4 milioni 842 mila veicoli, +2% rispetto al 2017 pari a 102 mila unità in più. Nella regione Emea (Europa, medio oriente e Africa) le consegne sono state 1 milione e 318 mila, registrando una decrescita del 3% rispetto allo scorso anno. I ricavi invece sono saliti dell’1% fino a 22,8 miliardi di euro.
La Borsa ha reagito male alla presentazione dei target per il 2019: un Ebit adjusted superiore a 6,7 miliardi di euro con un margine superiore al 6,1%. A Piazza Affari il titolo Fca è stato sospeso per eccesso di ribasso arrivando a perdere più dell’11%. Mike Manley, ceo di Fca durante la conference call con gli analisti, ha comunque manifestato ottimismo: "Dopo dieci anni Fca tornerà a distribuire il dividendo, una pietra miliare per il nostro gruppo”.
Male Maserati
Preoccupa Maserati che perde il 32% e consegna 34.900 vetture, 19.600 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione è dovuta principalmente al calo delle vendite nei grandi mercati, primo fra tutti quello cinese. I ricavi si fermano a 2 miliardi e 663 milioni di euro contro i 4 miliardi e 58 milioni del 2017 (-34%).