Proteste massicce in Spagna da parte dei tassisti che accusano Uber e Cabify - servizi di trasporto privato fruibile attraverso app - di concorrenza sleale. Lo sciopero dura da tre giorni, sia a Madrid che a Barcellona. In quest'ultima città, i vertici del sindacato stanno valutando se porre fine o meno alle manifestazioni a fronte di un decreto promesso dalla Generalitat de Catalunya, il sistema amministrativo-istituzionale della regione.
Città in fermento
Cassonetti in fiamme, copertoni bruciati e strade bloccate. Le due città spagnole hanno vissuto momenti di tensione. Alcuni manifestanti - come riferisce il quotidiano nazionale El Pais - hanno indossato i gilet gialli, gli stessi utilizzati in Francia dal movimento spontaneo di cittadini nato sui social network circa un anno fa.
Il corteo ha bloccato l'accesso al Fitur di Madrid, una fiera internazionale del turismo. Molti cartelli e diversi striscioni sono stati affissi fuori della stazione di Atocha, in pieno centro. A Barcellona, le vie principali interessate dalla protesta sono la Gran Via de les Corts Catalanes e la Avenida Diagonal. Nello stesso momento sono in corso anche le contromanifestazioni dei conducenti di Uber e Cabify, che difendono il posto di lavoro.