Toyota e Panasonic annunceranno a giorni una joint venture - che diventerà operativa nel 2020 - dedicata alla produzione di batterie per i veicoli elettrici del marchio giapponese e dei partner Mazda, Dahiatsu e Subaru. Nell'ambito dell’intesa, stando a quanto sostiene l’agenzia Nikkei Asian Review che ha per prima anticipato la notizia, cinque stabilimenti Panasonic in Giappone e Cina saranno destinati alla nuova società, così da aumentare drasticamente la capacità produttiva.
L'accordo con Toyota - che era già stato preannunciato alcuni mesi fa - non dovrebbe i toccare i rapporti tra Panasonic e Tesla. L'azienda giapponese ha un proprio spazio nella Gigafactory in Nevada dove realizza le batterie per le auto di Elon Musk.
Sfida ai cinesi
La nuova joint venture prevede una quota del 51% per il costruttore della prefettura di Aichi e mira a favorire una maggiore produzione di veicoli elettrificati Toyota entro il 2030, con l'obiettivo di superare i 5 milioni di unità all’anno.
La realtà industriale che sta nascendo - e che dovrebbe dare lavoro a circa 3.500 persone - dovrà competere con i rivali cinesi, come Catl, fondata nel 2011 e che ha recentemente annunciato l'apertura di un nuovo stabilimento in Germania. I due colossi giapponesi lavoreranno allo sviluppo di una nuova generazione di batterie - come quelle al litio allo stato solido - che hanno una maggiore autonomia e garantiscono anche molta più sicurezza.
L’indiscrezione ha fatto immediatamente volare le azioni di Panasonic, cresciute di quasi il 4% a Tokyo. Quelle di Toyota sono rimaste invece stabili.