General Motors corre verso Tesla. Il colosso americano ha intenzione di proporre in gamma 20 veicoli completamente elettrici entro il 2023 e per farlo punta sul suo cavallo di razza: Cadillac. Il brand simbolo di un’America di berline e suv esagerati per motori, lusso e dimensioni, guiderà la rivoluzione elettrica di Gm e si confronterà sul ring del mercato EV anche con il brand californiano di Elon Musk.
La nuova era a zero emissioni di Cadillac parte da una piattaforma inedita che prende il nome di BEV3, pensata per essere modulabile e adattabile a diverse architetture. Verrà utilizzata prima da Cadillac e poi da Chevrolet e Buick. Al Salone di Detroit 2019 di questi giorni il brand di lusso di Gm ha presentato la prima concept car elettrica che sfrutta la nuova piattaforma e che dovrebbe vedere la luce come modello di serie nel 2021. "Il nostro primo modello EV colpirà il cuore del mercato crossover per soddisfare le esigenze dei clienti di tutto il mondo", ha affermato Steve Carlisle, presidente di Cadillac. "Le elettriche del nostro marchio rappresenteranno l'apice del lusso e dell'innovazione e serviranno per posizionare Cadillac al vertice della mobilità sostenibile".
Il no di Trump
Il piano di Gm dedicato all’auto elettrica non piace a Donald Trump. Il numero uno della Casa Bianca lo ha commentato aspramente: "Hanno stravolto il vecchio modello di business e ora quello nuovo è tutto basato sull'elettrificazione. Ma non andrà bene. Avere una percentuale di modelli a batteria è ok, ma un cambiamento come quello annunciato dal ceo Mary Barra è un errore".
La rivoluzione elettrica di General Motors avviene contestualmente al severo piano di ristrutturazione aziendale annunciato dal ceo Mary Barra: tagli al personale del 15% - circa 14,700 posti di lavoro - eliminazione di modelli e chiusura di cinque impianti. "Il nostro obiettivo è quello di garantire a General Motors un futuro solido e duraturo. Molti dei dipendenti delle 5 fabbriche interessate dai tagli verranno riassorbiti in altri stabilimenti del gruppo", ha commentato Barra.
Incentivi in diminuzione
Anche su questo tema il commento di Trump non si è fatto attendere. Il presidente ha espresso il suo dissenso in un tweet e ha anche convocato i vertici dell’azienda alla Casa Bianca. "Sono molto deluso dalla decisione intrapresa da General Motors e dal suo Ceo Mary Barra di chiudere gli stabilimenti in Ohio, Michigan e Maryland. Nessun taglio alle fabbriche in Cina e in Messico".
Intanto la progressiva abolizione degli incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche negli Usa segue il suo corso. Dal 1 gennaio il bonus, ora di 3.750 dollari, ha subito un taglio del 50% e si dimezzerà ulteriormente a luglio per azzerarsi alla fine del 2019. Chissà come risponderà il mercato.