Una buona notizia: i pedaggi autostradali nel 2019 non aumenteranno in automatico, su tutta la rete, come avvenuto finora a ogni Capodanno. Lo ha comunicato il ministro Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli: "Grazie al duro lavoro svolto negli ultimi giorni del 2018 e nonostante i tantissimi ostacoli, non scatterà nemmeno un centesimo di rincaro sul 90% delle autostrade italiane".
Le tratte congelate
In particolare, le tariffe rimarranno invariate su quasi tutte le tratte di Aspi (Autostrade per l'Italia) che, a sua volta, gestisce la maggior parte della rete autostradale italiana a pagamento e riunisce sei concessionari: Autostrade per l'Italia, Autostrade Meridionali, Tangenziale di Napoli, Società Autostrada tirrenica, Raccordo autostradale Valle d'Aosta e Società italiana Traforo Monte Bianco.
Niente rincari quindi (per i prossimi sei mesi, fanno sapere i vertici di Aspi) ai caselli più battuti dagli italiani come la A1 (Milano-Napoli) e la A14 Bologna-Taranto.
Ammessi pochi ritocchi
Le uniche tratte che hanno aumentato il pedaggio sono l'Aosta-Monte Bianco (del gruppo Aspi) che applica un +6,32% rispetto alle tariffe 2018 ma mantiene le agevolazioni per residenti e pendolari. Aumenti dell'1,82% sulla Tangenziale di Napoli, ma solo per gli autotrasportatori. Via libera del ministero anche all'adeguamento delle tariffe dal 1° gennaio 2019 (+2,06%) ai caselli della Venezia-Padova, Tangenziale e Passante di Mestre.
Stop caro pedaggio su Strada Parchi
Scongiurato infine (almeno fino a giugno prossimo) l'incremento delle tariffe (quasi il 19%) previsto sulla A24-A25 del concessionario Strada dei Parchi: dopo il braccio di ferro con Anas che non ha portato a nessun accordo, il ministro Toninelli ha deciso di bloccare il caro pedaggio con un decreto ad hoc, "per sterilizzare aumenti esorbitanti per gli utenti".