Waymo, divisione di Google per la guida autonoma che sperimenta da quasi un decennio, ha nettamente distanziato la concorrenza. La società ha superato i 5 milioni di chilometri di test su strade pubbliche (oltre 7 milioni di miglia in modalità driverless in totale).
L'azienda ha lanciato in questo mese di dicembre a Phoenix “Waymo One”, primo servizio al mondo di robotaxi, destinato per ora ad alcune centinaia di consumatori precedentemente selezionati, che hanno anche il compito di valutarne i difetti attraverso un questionario.
Prezzi ancora da definire
Waymo ha preferito non diffondere particolari circa il prezzo di un viaggio, così come non ha voluto dichiarare quante delle 600 unità che costituiscono la sua flotta della città dell'Arizona saranno impiegate nel progetto che è comunque considerato ancora a livello sperimentale.
Stando a indiscrezioni il costo di una corsa - da prenotare via app 24 ore prima dell’utilizzo - non si dovrebbe distanziare troppo da quello già richiesto da altri servizi di noleggio con conducente come Uber e Lyft.
Uber ci riprova, Lyft avanza
Entrambi i colossi americani del ride hailing - anch’essi impegnati attivamente nello sviluppo di sistemi autonomi - faticano a tenere il passo di Waymo. Solo a fine dicembre il dipartimento dei trasporti della Pennsylvania ha approvato la richiesta di Uber di riprendere i test su strade pubbliche nell'area di Pittsburgh. Le sperimentazioni erano state interrotte a causa di un incidente mortale che ha coinvolto una delle auto robot dell'azienda californiana.
Lyft - che opera in oltre 300 città degli Stati Uniti - ha recentemente acquistato per 72 milioni di dollari la start up londinese Blue Vision, specializzata nella realtà aumentata da applicare soprattutto alle mappe per la geo-localizzazione.
Novità dagli Usa
General Motors - attraverso lo spin off Cruise - vuole avere una sua flotta di robotaxi entro il 2019. Per questo ha chiesto l'ok per mettere in strada la Cruise AV, automobile senza volante e pedali con guida autonoma di livello 5 e prodotta già nel corso dell'anno che sta per iniziare.
Parlando di driverless non si può non menzionare Tesla che ha da poco rilasciato la versione 2.5 di Autopilot, la sua piattaforma di assistenza alla guida che comprende ora 7 telecamere, un radar frontale più potente e 12 sensori ad ultrasuoni. Il 2019 dovrebbe arrivare la versione 3.0, ancora più tecnologicamente avanzata.
Il resto del mondo
Volkswagen si è data 5 anni (grazie a un generoso investimento) per raggiungere Waymo, sfruttando anche la collaborazione con Ford. Il marchio di Detroit nel 2018 ha acquisito Argo AI, specializzata nell'intelligenza artificiale. Renault, invece, ha mostrato la concept car Symbioz, veicolo senza conducente, elettrico e connesso.
Nissan sta testando una vettura completamente autonoma a Palo Alto, California. Toyota ha creato un settore specifico dedicato allo sviluppo delle auto robot in partnership con Uber. Honda, dal canto suo, si è spinta oltre e presenterà al Ces Las Vegas (8/12 gennaio) un veicolo da lavoro a guida automatizzata, sviluppato sulla piattaforma Atv.