Dopo due settimane di polemiche, il governo trova l’intesa su un nuovo emendamento in manovra per ecoincentivi ed ecotassa per l’acquisto di nuove auto. Il provvedimento deve però essere ancora approvato in Senato. Lo schema attuale era stato anticipato da Michele Dell’Orco, sottosegretario al ministero dei Trasporti e infrastrutture, in un tweet: il bonus arriva fino a 6000 euro per auto elettriche, a partire dall’1 marzo 2019 e fino a tutto il 2021 (e non più da gennaio), accompagnato da rottamazione. Il malus scatta invece per quei veicoli che emettono sopra i 160 grammi per chilometro di anidride carbonica (CO2), “per scoraggiare auto veramente inquinanti e di grossa cilindrata”, scrive Dell’Orco.
Doppia modulazione
Doppia modulazione. Per il bonus. l’incentivo viene limitato ai veicoli con emissioni di anidride carbonica fino a 70 g/km e prezzi fino a 45 mila euro Iva esclusa (54.900 euro Iva compresa). Aumenta diventando superbonus se contestualmente ci sarà la rottamazione di un’auto Euro 0, 1, 2, 3, 4. Senza rottamazione il bonus sarà di 4 mila euro per auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km per scendere a 1.500 euro se le emissioni saranno comprese tra 21 e 70 g/km. Con la rottamazione, invece, il bonus salirà, rispettivamente, a 2.500 e 6.000 euro.
Il malus sarà progressivo. Si pagheranno per l’acquisto di un’auto nuova 1.100 euro per un modello che dichiara emissioni di CO2 pari a 161-175 g/km, 1.600 euro per una da 176-200 g/km, 2.000 per una da 201-250 g/km, 2.500 per una superiore a 250 g/km.
10 milioni per le moto
Nella prima stesura, la norma prevedeva 300 milioni a disposizione per tre anni. Ora scendono a 60 per il primo anno, 70 e 70 per i successivi. Compaiono invece incentivi per 5 milioni per colonnine di ricarica per privati. E fino a 3.000 euro per motorini elettrici e ibridi per il 2019 di 10 milioni. Un contributo, fino al 30%, è previsto per chi rottama una moto di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc per comprare un veicolo non inquinante della stessa categoria.