"La Cina ha concordato di ridurre e rimuovere i dazi - che oggi sono al 40% - sulle auto provenienti dagli Usa". La notizia è arrivata direttamente dalla Casa Bianca attraverso un tweet del presidente Trump. La decisione di Pechino è verosimilmente effetto dell'incontro tra i vertici dei due Paesi, avvenuto l'1 dicembre a margine del summit del G20 di Buenos Aires e che ha sancito una "pace" commerciale di 90 giorni. Questi mesi serviranno a definire un accordo complessivo sull'import/export tra le due superpotenze.
Nei giorni precedenti il Rappresentante del commercio Usa, Robert Lighthizer, aveva stigmatizzato - definendola senza mezzi termini "oltraggiosa" - la politica cinese. Pechino aveva annunciato il taglio dei dazi al 15% sulle auto provenienti dall'Europa mentre sulle importazioni dall'America le tariffe (15% più un altro 25% in risposta alle sanzioni di Washington sui prodotti cinesi) erano rimaste invariate.
Sì dalle borse
Le Borse asiatiche hanno subito reagito positivamente al tweet di Trump, con una crescita del 2,57 a Shangai, 3,27% a Shenzhen e 1% a Tokyo.
In Europa sono soprattutto i marchi tedeschi che producono negli Usa per esportare in Cina a guadagnare in apertura di contrattazioni: +7% Bmw e +5,8% Daimler. Bene anche Volkswagen, +5,3%.