Mitsubishi come Nissan. Il board del costruttore giapponese ha licenziato Carlos Ghosn dalla carica di presidente e lo ha sostituito con l'attuale ceo Osamu Masuko. La decisione è stata presa all'unanimità, come già accaduto la scorsa settimana per l'altro marchio nipponico. Masuko rimarrà in carica fino alla prossima assemblea degli azionisti che dovrà indicare il nome del nuovo presidente.
Mancanza di fiducia
La decisione di Mitsubishi è stata motivata con la "perdita di fiducia" nei confronti del manager che ha contribuito in maniera decisiva all'adesione del marchio fondato nel 1970, il quarto per importanza in Giappone, all'Alleanza con Renault e Nissan.
Secondo i media locali Ghosn e il suo stretto collaboratore e membro del consiglio di amministrazione di Nissan arrestato insieme a lui il 19 novembre scorso, Robert Kelly, si sarebbero dichiarati innocenti delle accuse di aver utilizzato impropriamente bonus e benefit del costruttore e di aver mentito sui propri compensi. Le motivazioni dell'arresto non sono tuttavia ancora state rese note ufficialmente. Per la legge vigente in Giappone, infatti, il giudice inquirente - dopo aver disposto il fermo di un sospettato - ha tre settimane di tempo per procedere alla sua incriminazione.