Volvo ha raggiunto il primo accordo commerciale con una società esterna per utilizzare i suoi autocarri a guida autonoma nel settore minerario. La Casa svedese - di proprietà del gruppo cinese Geely - ha messo a disposizione i mezzi robot per le attività di un’impresa norvegese che si occupa dell’estrazione di calcare.
I camion intelligenti Volvo trasporteranno i minerali dalla cava di Brønnøy Kalk - che si affaccia sul mare di Norvegia - fino al porto più vicino lungo un tragitto quasi interamente sotterraneo di oltre 5 chilometri, scavato nella nuda roccia.
Meno rischi, più efficienza
L’obiettivo è dimostrare che l’intelligenza artificiale consente maggiore efficienza e sicurezza nei trasporti pesanti in condizione pericolose. Gli autotrasportatori, infatti, sono spesso costretti a turni di lavoro massacranti che possono mettere a repentaglio il livello di attenzione al volante.
Volvo non venderà i camion all’azienda ma offrirà un servizio di trasporto a pagamento a seconda delle tonnellate immesse sui mezzi. Utilizzando questo modello di business - che prevede investimenti iniziali minimi - sarà molto più facile per il costruttore convincere altre aziende a sfruttarne i servizi.
Un progetto lungimirante
Il costruttore svedese già da qualche anno ha iniziato i test sugli autocarri autonomi. Nel 2015, in Brasile, ha sperimentato mezzi autosterzanti per aiutare i coltivatori di canna da zucchero a migliorare la resa dei raccolti, con esiti soddisfacenti (+10% di prodotto ottenuto). L’anno successivo ne ha testati altri per la raccolta autonoma dei rifiuti e, per la prima volta, li ha messi alla prova anche in una miniera svedese.