Sebastien Ogier è ancora campione del mondo rally: all’ultima gara in Australia, il transalpino centra il suo sesto titolo mondiale, il secondo con la Ford Fiesta che lascerà dalla prossima stagione per salire sulla Citroen C3. La corsa è stata piena di colpi di scena, con le uscite di Neuville e Tanak favoriti in classifica: il belga ha buttato il titolo alle ortiche con una foratura nelle fasi iniziali e poi con un testacoda che gli è costato la perdita della posteriore sinistra, mentre l’estone è finito fuori strada nell’ultima speciale. Ogier corona il trionfo aggiudicandosi la powerstage conclusiva, in una gara vinta da Yari-Matti Latvala su Toyota Yaris che porta così il marchio giapponese in vetta alla classifica costruttori.
Hyundai a secco, flop Citroen
Se Toyota festeggia la 50esima vittoria in Wrc, Hyundai accusa il doppio colpo nel vedere sfumare all’ultimo il titolo piloti e quello costruttori: a poco serve il secondo posto in Australia di Hayden Paddon con la i30, davanti alla Citroen C3 di Mads Ostberg.
La Casa coreana può comunque consolarsi con numeri più che positivi nel 2018 (3 vittorie, 11 podi e 68 prove speciali aggiudicate), mentre il marchio francese archivia il campionato con l’acuto leggendario di Sebastien Loeb in Spagna e poco altro.
Tra due mesi si ricomincia
L’appuntamento con il Wrc per il 2019 è già fissato al 27 gennaio con il Rally di Montecarlo, per un campionato che si concluderà il 17 novembre, sempre in Australia. Tra le 14 gare in calendario, spiccano il nuovo Rally del Cile il 12 maggio e soprattutto il Rally Italia Sardegna, dal 13 al 16 giugno.
Durante l’inverno, i team dovranno sottostare alle nuove regole che prevedono un taglio ai test annuali, sia nelle giornate (da 50 a 42) che nei chilometri (da 500 a 350): la misura è finalizzata al contenimento dei costi, che però potrebbero lievitare con un maggior ricorso al simulatore, come in F1. Altra novità riguarderà i numeri di gara, liberamente scelti dai piloti.