Buoni e cattivi, di qua e di là, e niente zone grigie. E' la linea dura di Adw Capital Management, una società di consulenza finanziaria azionista di Fiat Chrysler, che ha inviato una lettera al consiglio di amministrazione del gruppo Fca mettendo in fila le attività del gruppo poco profittevoli, da cedere ad altri o da scorporare. I "cattivi" in questione sono i marchi italiani, Fiat, Maserati e Alfa Romeo, i "buoni" gli americani Jeep e Ram.
I "cattivi"
Adw Capital Management crede che abbandonare o scorporare le attività di Fca meno proficue possa generare effetti positivi sui conti generali del gruppo.
Una prima mossa - da quanto risulta dalla lettera inoltrata al cda - potrebbe essere cedere Fiat a un gruppo europeo, ad esempio Psa: a parte l'Italia e il discreto successo commerciale in Brasile - dove ha quota di mercato vicina al 9% - il marchio torinese non attira clienti internazionali.
La seconda proposta è poi di quotare in borsa Alfa Romeo e Maserati, uno spin off simile a quello avvenuto per Ferrari, per creare valore.
I "buoni"
Qui Adw Capital Management punta a valorizzare ulteriormente gli ottimi risultati di Fca nel continente Nord americano registrati con i brand Jeep e Ram, dai quali - scrive Bloomberg - è arrivato il 97% dei profitti nel terzo trimestre. Un record, al punto che il piccolo azionista propone di cambiare nome al gruppo, da Fca a JeepRam. La strategia suggerita è di allearsi con la General Motors, partnership che permetterebbe ad entrambi un significativo risparmio sui costi operativi, attraverso una condivisione dei progetti e degli stabilimenti produttivi. Era l'idea di Sergio Marchionne (che si era spinto a proporre una fusione ricevendo un no), ma così potrebbero fare prossimamente Volkswagen e Ford sul terreno delle autonome, e non solo.
Chi è Adw Capital Management
Adw Capital Management entra a far parte della lunga lista degli azionisti Fiat Chrysler nel 2014. Attualmente detiene una quota del controvalore di 150 milioni di dollari, circa lo 0,7% del capitale flottante (immesso sui mercati finanziari).
Al contrario di quanto si possa pensare, una quota di tale entità ha comunque un rilevanza all'interno dell'assemblea dei soci: bisogna tenere a mente che, nelle grandi realtà aziendali come Fca, anche una simile quota ha un suo peso specifico, perché il capitale è altamente "polverizzato", vale a dire diviso tra una moltitudine di investitori, generalmente non interessati alla gestione dell'azienda (diritti amministrativi), bensì ai ritorni economici (diritti patrimoniali) come ad esempio i dividendi.