Brusca frenata del mercato dell’auto nel mese di settembre nei Paesi dell’Unione europea più quelli dell’Efta (Svizzera, Norvegia, Islanda). Le vetture immatricolate sono state 1.123.184, il 23,4% in meno rispetto allo stesso mese del 2017. Una delle cause del calo sta ancora nel ritardo nelle consegne di alcune case automobilistiche: non tutti i costruttori hanno adeguato completamente la loro gamma di vetture alla nuova procedura d’omologazione Wltp, in vigore dal 1 settembre.
Male Fca
Le vendite del gruppo Fca nel nono mese del 2018 sono calate del 31,4%. Il gruppo ha immatricolato 61.882 unità, 28.330 in meno rispetto a settembre 2017. Scende anche la quota di mercato, che passa dal 6,2% al 5,5%.
In particolare è da registrare il calo del 59% di Alfa Romeo, che ha targato 3.308 vetture, 4.751 in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il marchio Fiat perde il 32,5% e Jeep il 7,3%. Le immatricolazioni del costruttore americano si sono fermate a 10.020, rispetto alle 10.805 di settembre 2017.
Psa leader
Il gruppo francese a settembre supera Volkswagen Group e si piazza al primo posto per immatricolazioni e quota di mercato (17,9% contro 15,9%), targando 201.505 unità a fronte delle 178.201 dei tedeschi. Il colosso di Wolfsburg, pur rimanendo al secondo posto, ha sofferto una perdita del 47,8%. In particolare Audi ha venduto 31,603 unità, il 60% in meno di settembre 2017. Terzo posto per il gruppo Bmw, grazie a 102.115 vetture immatricolate, comunque in calo di 8,8 punti percentuali rispetto a settembre 2017. Scendono anche i francesi di Renault (-31,5 come marchio), insieme all'alleata Nissan (-43,8%)
C’è qualcuno che cresce: Kia ha guadagnato il 4,3%, Volvo il 3,1%. Jaguar il 37,8% salvando i conti del gruppo con Land Rover, che ha registrato -16,6%.
Germania e Italia i peggiori
Per quanto riguarda i grandi mercati, la perdita è generale e omogenea. I peggiori sono la Germania che immatricola il 30,5% di vetture in meno, segue l’Italia -25,4%, poi il Regno Unito (-20,5%), la Spagna (-17%) e la Francia (-12,8%). In tutto il Vecchio continente sono solo due i paesi che fanno registrare un segno positivo per il mercato dell’auto di settembre: Bulgaria (+8,5) e Croazia (+3,3%).