LONDRA - Toyota potrebbe essere costretta a chiudere i propri impianti produttivi nel Regno Unito per un tempo non definito della durata anche di alcuni mesi se si dovesse arrivare alla Brexit senza un preventivo accordo economico.
Barriere uguale stop
La posizione del costruttore giapponese è la stessa già espressa da altre Case automobilistiche, come Bmw e Jaguar Land Rover. A confermarla in un'intervista alla Bbc è stato Marvin Cooke, manager dell'impianto di Burnaston nel Derbyshire, dove vengono realizzate le Auris e le Avensis. "Se il Regno Unito esce dall'Europa in assenza di accordi e si creano barriere doganali a Dover e Calais - ha detto Cooke - la nostra fabbrica dovrà fermarsi. Non sappiamo quanto durerebbe lo stop, giorni, settimane, forse perfino mesi".
Sull'argomento è prontamente intervenuto anche il ministro del commercio Greg Clark che ha definito la situazione "allarmante" e ha confermato come l'ultima proposta del governo inglese sia ancora sul tavolo delle trattative. "Senza accordo - ha concluso Clark - è possibile che il Regno Unito perda la sua posizione dominante nel campo della tecnologia automobilistica e sarebbe un terribile sbaglio".
Presenza forte
L'impianto di Burnaston - uno dei 9 che Toyota ha in Gran Bretagna e per il quale sono previsti investimenti pari a 250 milioni di sterline che dovrebbero creare 400 nuovi posti di lavoro nella nuova linea di produzione della Corolla - costruisce automobili per un valore di 12 milioni di sterline ogni giorno. 1.000 camion attraversano la Manica ogni 24 ore per raggiungere le fabbriche inglesi, che ricevono rifornimenti in media ogni 37 minuti.