Si chiama Masa, ovvero "Modena automotive smart area": un progetto che trasformerà la città nel primo laboratorio urbano nazionale a cielo aperto per la ricerca, sperimentazione e certificazione delle tecnologie sulla guida autonoma e connessa con le infrastrutture cittadine.
Laboratorio smart
Masa è frutto di un protocollo d'intesa siglato tra Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), comune di Modena e Fondazione Democenter, con la collaborazione del ministero Infrastrutture e trasporti e il supporto della regione Emilia Romagna.
All'iniziativa è stata dedicata una giornata ad hoc dal tema "Smart road: the digital revolution", durante la quale è stato fatto il punto sui progressi finora raggiunti e sulle opportunità offerte dalle tecnologie per lo sviluppo delle strade e delle auto intelligenti.
Come cambiano le città
"La guida autonoma e connessa avrà un grosso impatto in termini di sicurezza", spiega Francesco Leali, docente di 'Metodi di progettazione per l'ingegneria industriale' dell'Unimore, "ma il valore aggiunto sarà anche quello di offrire al cittadino-automobilista una serie di servizi essenziali, tra cui il parcheggio automatico e lo scambio di informazioni con tutte le strutture urbane preposte alla gestione della città, utile sia al cittadino stesso che alle istituzioni locali".
Prendiamo, per esempio, il delicato tema della manutenzione delle strade: "In tal senso", spiega Leali, "i veicoli connessi con le infrastrutture potranno essere utilizzati come dei grandi sensori che raccolgono informazioni e poi le scambiano con il sistema cittadino permettendo, quindi, alle municipalità di intervenire dove serve".
Futuro connesso, autonomo e green
"Veicoli autonomi, connessi e pure elettrici: questa è la mobilità del futuro", sottolinea Michele Dell'Orco, sottosegretario Infrastrutture e trasporti, "un futuro nel quale il cittadino non avrà neppure bisogno di una patente e, forse, neanche di un'auto di proprietà o, per lo meno, una famiglia di più persone non sentirà più la necessità di disporre di una macchina a testa per potersi muovere".
"Mobilità pulita, innovazione, maggiore interconnessione e sicurezza: sono queste le parole chiave del nostro mandato di governo come ministero Infrastrutture e trasporti", ha concluso il sottosegretario, "siamo orgogliosi di poter supportare questo progetto che rivoluzionerà le città, a partire da Modena che diventa un campo sperimentale a cielo aperto e, quindi, smart city del futuro".
Il progetto Masa è stato presentato nell'ambito di "Modena Smart Life 2018", la rassegna, giunta alla terza edizione, in calendario dal 28 al 30 settembre, per parlare di "rivoluzione digitale" e del suo impatto su tutti gli aspetti della vita quotidiana di ognuno di noi, mobilità compresa.