Guideremo sempre più auto elettrificate: nel 2025, secondo il Global Automotive Outlook 2018 redatto dalla società di consulenza AlixPartners, i veicoli elettrici e ibridi plug-in rappresenteranno il 20% del totale nel segmento "passeggeri" in tutto il mondo. Quanto ai modelli commerciali, sia leggeri che pesanti, i veicoli a gas naturale e a idrogeno (fuel cell) saliranno al 10% del totale. Come si realizzeranno questi numeri? Con i soldi: per rendere possibile una seppur parziale elettrificazione dei trasporti l'industria automobilistica dovrà investire 255 miliardi di dollari nei prossimi 8 anni in tutto il mondo, 10 volte di più di quanto abbia fatto negli scorsi 8 anni, e "i costruttori globali avranno l'onere e l'onore di rappresentare il 72% di questi investimenti", afferma Giacomo Mori, Managing director di AlixPartners in Italia.
Conti in tasca (ai costruttori)
Accanto alle case automobilistiche saranno chiamati a investire altri attori del mercato, come i fornitori di componentistica, i centri di ricerca, le società elettriche. Ci vorranno infatti capitali privati per installare le colonnine di ricarica e gestire le reti elettriche in modo da scongiurare black-out o impennate nel prezzo dell'elettricità; altri soldi serviranno ai ricercatori che lavorano sulle tecnologie che renderanno le batterie sempre più efficienti (allungando l'autonomia su strada e restringendo i tempi per la ricarica).
AlixPartners calcola anche un aumento degli investimenti in alleanze strategiche (ce ne sono state 379 negli ultimi due anni), in particolare nei settori "Connected", "Autonomous", "Shared" e "Electrified", perché l'auto del futuro è una combinazione di motore elettrico, connettività Internet, automazione e servizi per la condivisione. L'industria dell'automobile spenderà inoltre per l'approvvigionamento delle materie prime necessarie alle batterie (come nickel e cobalto). La sfida sarà far quadrare i conti affinché l'auto elettrica non finisca con l'avere un peso schiacciante sui profitti o un prezzo di vendita che pochi consumatori si possono permettere.
Una su tre sarà cinese
Le difficoltà non spaventano i costruttori. Molti hanno annunciato una massiccia campagna di nuovi lanci di auto elettriche e plug-in: ne arriveranno in concessionaria più di 200 nei prossimi 3 anni; circa un nuovo veicolo elettrico su tre sarà di un costruttore cinese.
Inoltre, se a livello globale le vendite di veicoli elettrici e ibridi cresceranno del 2,2% annuo fino al 2025, la Cina procederà a un ritmo del 4% e totalizzerà 10 milioni di veicoli elettrici venduti tra il 2017 e il 2025. L'Europa si fermerà a un tasso annuo dell'1,6%.
Un posto per l'Italia
In questo processo di elettrificazione dei trasporti che richiede grandi mercati e maxi investimenti, l'Italia, secondo AlixPartners, può comunque giocare un ruolo grazie alle competenze nel gas naturale per auto e nelle relative infrastrutture di distribuzione. Si tratta di una "tecnologia di passaggio" in vista dell'elettrificazione, ma che può contribuire all'abbattimento delle emissioni di CO2.
Anche sulla robotica l'Italia ha una specializzazione e chissà se vorrà guardare al futuro in cui l'auto sarà completamente automatizzata. Ancora una volta, alle competenze devono affiancarsi i soldi: per arrivare a veicoli driverless pronti per il mercato ci vorranno 50 miliardi di dollari di investimenti su scala globale, sia da parte dei costruttori che delle aziende tecnologiche.