Sono ancora poche le auto elettriche in circolazione nel nostro paese, ma negli ultimi due anni si è registrato un trend di crescita del mercato che ha toccato l'88%, un vero boom. Così come per le infrastrutture di ricarica: 750 in più nel confronto 2016-2017.
Il rapporto del Politecnico
Ad analizzare le cifre della mobilità elettrica in Italia e nel mondo è l'E-Mobility Report 2018 realizzato dall'Energy&Strategy group of management del Politecnico di Milano. Cominciamo dal nostro paese, dove oggi risultano appena 13 mila auto a batteria, una quota microscopica rispetto ai 32 milioni di automobili in circolazione.
L'Italia al raddoppio
I numeri sulle immatricolazioni, però, come dicevamo, promettono bene: l'anno scorso, sono stati acquistati 4.827 nuovi esemplari tra elettrici puri e ibridi plug-in, solo lo 0,24% sul totale vendite di veicoli nuovi, ma quasi il doppio (+88%) rispetto ai 2.560 del 2016. E per quest'anno c'è da attendersi ancora di più: 4.120 auto elettriche immatricolate solo nel primo semestre, l'89% in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
Il gap delle colonnine
Quanto alle infrastrutture di rifornimento per i veicoli a batteria, nel 2017 risultano attive 1.300 colonnine pubbliche per un totale di 2.750 punti di ricarica (ricordiamo che ogni colonnina dispone di due o più spine), di cui 443 in modalità fast recharge (ricarica in mezz'ora al massimo). Se crescita c'è stata (2.741 punti rispetto ai 1.999 rispetto al 2016), rimane il fatto che esiste un notevole divario tra le varie aeree del Paese: il sud è indietro rispetto al nord e al centro e, anche all'interno dello stesso meridione, ci sono grosse differenze tra regione e regione.
La carica delle città
E non solo: se parliamo di colonnine a corrente continua, il gap nel paese è ancora più evidente. Innanzitutto, questo tipo di stazioni di ricarica rappresentano solo il 10% del totale, ma sono concentrate soprattutto nel settentrione (63%) e al centro (26%), solo il restante 9% è localizzato al sud.
E ancora, le città e i punti di interesse (come località turistiche, porti, aeroporti, ecc....) sono gli ambiti più serviti: rispettivamente, il 50% e il 45% delle stazioni di ricarica, mentre in ambito extraurbano è difficile trovare una colonnina (solo il 5% è ubicato fuori dai centri abitati).
Fenomeno Cina
Infine, uno sguardo all'estero. Secondo il rapporto E-mobility, se a livello globale nel 2017 sono state vendute 1,2 milioni di auto elettriche con un incremento del 57% nel confronto con il 2016, al top della classifica mondiale c'è la Cina con circa 580 mila vetture a batteria, +72% rispetto all'anno precedente. A seguire ci sono Europa (290 mila nuove immatricolazioni, +39% rispetto al 2016), Stati Uniti (200 mila nuove auto, +27) e Giappone (56 mila veicoli, in forte crescita, +155%, sull'anno precedente).
Norvegia, regina d'Europa
All'interno del Vecchio Continente è la Norvegia in pole position (62 mila nuove e-car nel 2017), seconda la Germania (55 mila immatricolazioni), terza la Gran Bretagna (47 mila). Questi tre paesi insieme alla Francia (dove l'anno scorso sono state acquistate 37 mila auto elettriche) rappresentano da sole il 70% del mercato europeo dell'elettrico.