Con il via libera del Senato, il provvedimento sui seggiolini dotati di dispositivi anti abbandono è diventato legge. Sarà obbligatorio montarli a bordo a partire dal 1° luglio 2019, per i bambini fino a 4 anni di età.
Sanzioni ai trasgressori
La nuova norma modifica l'art. 172 del Codice della strada in materia di "Cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta", con l'inserimento, tra i vari casi soggetti a sanzioni, anche di quello relativo all'assenza di un dispositivo d'allarme nel seggiolino. Ovvero, di un sistema in grado di "ricordare" sempre all'adulto della presenza del bambino a bordo dopo che si è spento il motore.
Per chi non rispetta la regola è prevista una multa da 81 a 326 euro ma, in caso di recidiva nell'arco di due anni, si rischia la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Consenso unanime
Il provvedimento, approvato in Senato praticamente all'unanimità (261 voti favorevoli, nessuno contrario e un astenuto), era stato fortemente caldeggiato da Danilo Toninelli, ministro Infrastrutture e trasporti, che fin dal suo insediamento al dicastero di Porta Pia, lo ha definito "di assoluta priorità". Ora che è diventato legge, il ministro ribadisce che "è stato raggiunto un traguardo molto importante, un gesto di alto senso civico, per evitare tragedie come quelle dei bambini morti in auto perché dimenticati dai genitori".
Aiuti alle famiglie
La norma prevede anche sgravi fiscali per agevolare l'acquisto dei nuovi dispositivi: "Stanzieremo le risorse necessarie nella legge di bilancio", ha sottolineato Toninelli, "perché è giusto che lo Stato tuteli la sicurezza dei propri cittadini, a partire da quelli più piccoli: è assurdo perdere un figlio o un nipote per una mera distrazione che può capitare a chiunque".
Quanto ai requisiti che dovranno avere i nuovi sistemi salva bebè, sarà un decreto del ministero, da emanarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, a definirne le caratteristiche tecniche, costruttive e funzionali.
Per non dimenticare
La norma, infine, prevede una campagna informativa ad hoc, affidata al ministero Infrastrutture e trasporti, per prevenire quella che gli esperti chiamano "amnesia dissociativa", una "sindrome" dovuta per lo più a stress, fatica e ritmi frenetici di vita, che può portare, appunto, a dimenticare inconsapevolmente un figlio in auto. Per questo capitolo verranno stanziati 80 mila euro l'anno per il triennio 2019-2021.