Roma prova a dire stop alle strade "groviera" e maltenute usando gli ultimi ritrovati della scienza: l'Ecopave, una sostanza a base di grafene che, stando ai test di laboratorio, sarebbe in grado di allungare la vita dell'asfalto rendendolo 250 volte meno vulnerabile all'usura del traffico rispetto al tradizionale bitume.
Roma, primo laboratorio al mondo
Proprio la Capitale sarà la prima città al mondo a fungere da laboratorio a cielo aperto per testare questo innovativo materiale: verrà posato lungo l'Ardeatina, per la precisione, su mille metri compresi tra il chilometro 15,800 e 16,800, su un tratto particolarmente dissestato in direzione sud.
L'Ecopave è stato progettato, creato e sperimentato da Iterchimica, azienda bergamasca specializzata in additivi per asfalti, in collaborazione con l'università La Sapienza e Città metropolitana di Roma Capitale. Dopo 3 anni di test, è stato conclusa la prima fase del programma ed è stato depositato il brevetto. Si tratta, in particolare, di un supermodificante che utilizza il grafene che è più sottile, resistente e flessibile rispetto ad altri additivi per asfalti ed è riciclabile fino al 40%.
Più resistenza, meno manutenzione
La sperimentazione sulla via Ardeatina coincide con la seconda parte del progetto. Nella terza e ultima fase, invece, si procederà, per un periodo fino a 72 mesi, al monitoraggio attraverso controlli in fase di posa in opera del materiale, prelievi e analisi di campioni e prove dinamiche direttamente su strada.
"Siamo entusiasti per i test di laboratorio: l'Ecopave ha dato risultati eccezionali", sottolinea Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica, "questo supermodificante aumenta la resilienza dell'asfalto, la sua capacità di resistere agli stress da traffico, termici e climatici senza rovinarsi".
Il sogno di una strada eterna
"Grazie alla disponibilità della Città metropolitana di Roma", ha aggiunto, "possiamo dimostrare, in condizioni reali, che esistono tecnologie tutte italiane, all'avanguardia nel mondo, che permettono di migliorare le infrastrutture viarie spendendo un po' di più rispetto ai normali composti, in cambio di importanti benefici in termini di sicurezza, ambiente e costi di manutenzione ordinaria e straordinaria con non trascurabili risparmi economici per le amministrazioni locali, i cittadini e le imprese".