Con l'arrivo del nuovo amministratore delegato Herbert Diess nella primavera scorsa, il gruppo Volkswagen sta lavorando a una nuova organizzazione e in particolare alla creazione di una nuovo divisione di tutti i marchi del cosiddetto super premium, da quotare separatamente in borsa. Il caso Ferrari docet. Nel caso tedesco, una sorta di supergruppo con dentro Lamborghini, Porsche, Bentley e Bugatti che potrebbe avere un valore - a detta degli esperti - di oltre 120 miliardi di euro.
Un primo passo in questa direzione sarebbe il passaggio del controllo di Lamborghini da Audi a Porsche, in vigore dal gennaio del 2019.
Azioni in calo
Diess intende così rispondere anche al calo del valore delle azioni del gruppo nel 2019, -19%, e a una capitalizzazione ferma a 67 miliardi di euro. Tanto più che gli effetti negativi del dieselgate, venuto fuori esattamente tre anni fa, ancora non sono finiti mentre incombe sul commercio mondiale una guerra dei dazi sulla scia delle politiche dell'amministrazione Trump. "Abbiamo bisogno di profitti più alti per finanziare il nostro futuro", ha ribadito recentemente Diess.
Nell'ottica di migliorare le prestazioni economiche e di ottimizzare gli sforzi produttivi si spiegano anche altre azioni che il gruppo di Wolfsburg sta completando in questi mesi, come lo scorporo del settore dei mezzi pesanti - avvenuto lo scorso giugno - e che ha dato vita al Traton Group. Secondo gli analisti il neonato gruppo potrebbe essere il primo a essere soggetto a un'offerta pubblica nei prossimi mesi.