È stata accordata in Italia una deroga per l’immatricolazione dei veicoli secondo la nuova normativa Wltp, in vigore dal 1 settembre 2018. L’immatricolazione in deroga è stata richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da alcuni singoli costruttori secondo uno dei criteri previsti dalla direttiva 2007/46/CE.
Due criteri
Il permesso di immatricolare le vetture non seguendo l’attuale procedura - senza sottoporre quindi i veicoli al nuovo ciclo Wltp - è valido per 12 mesi per i veicoli completi e per 18 mesi per i veicoli completati e si esercita secondo due criteri. Il primo è un criterio percentuale: il numero massimo di veicoli non può superare il 10% dell’immatricolato dell’anno precedente per veicoli appartenenti alla categoria M1 (per il trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) e il 30% per tutte le altre categorie. Il secondo è il criterio del certificato di conformità, secondo cui il numero massimo di veicoli immatricolabili con la vecchia procedura è limitato a quelli muniti di C.O.C. rimasto valido almeno 3 mesi antecedenti il 31 agosto 2018. Il C.O.C. è una dichiarazione del costruttore in cui si attesta che il veicolo è conforme al dato tipo omologato. Il certificato di conformità non può essere rilasciato a un veicolo che non dispone di un'omologazione europea (CE).
Chi sono i marchi coinvolti
Alla corte della deroga non manca praticamente nessuno. Sono infatti ben 78 i costruttori che hanno proposto l’eccezione, esercitata in Italia attraverso diversi mandatari. Tra le Case degne di nota abbiamo: Audi, Bmw, Fca Group, Ford, Jaguar Land Rover, Hyundai, Mercedes-Benz, Volkswagen, Suzuki, Subaru, Toyota e molte altre.
Mistero risolto
La deroga spiegherebbe la tiepida crescita, se confrontata con gli altri paesi europei, delle immatricolazioni italiane di agosto (+9,3%).