Adam Jonas, analista della banca d’investimento americana Morgan Stanley, ha scritto un nuovo report sul futuro della sharing mobility e le auto autonome: Tesla è in testa rispetto ai concorrenti Waymo e Gm Cruise, le divisioni dedicate rispettivamente di Google e Gm, grazie ad una flotta di auto più numerosa. L’instabilità finanziaria che sta attraversando la società di Musk potrebbe, però, compromettere la sua posizione nel lungo periodo.
Conti alla mano
Morgan Stanley ha recentemente valutato il business delle autonome condivise di Tesla: 17,7 miliardi di dollari, prezzo dieci volte inferiore a quello di Waymo, ma elevato per un business che ancora non esiste. Secondo Jonas, l'entità del costo del capitale di Tesla (dovuto alla precarietà finanziaria) ha influenzato notevolmente la stima, abbattendo il valore attuale dei flussi di ricavi futuri. Situazione differente per la società del gruppo Alphabet e Gm Cruise: entrambe hanno dalla loro parte un piano di crescita stabile, necessario per una sostenibilità di lungo periodo.
Impossibile da stimare, invece, è la volontà del Ceo di Tesla, Elon Musk: tre anni fa il miliardario americano aveva preannunciato la possibile lancio di un servizio di sharing mobility offerto dai possessori delle sue autonome. Iniziativa mai realizzata.