LONDRA - La Dyson - società inglese all'avanguardia nella realizzazione di elettrodomestici come lavatrici e asciugacapelli e che aspira a diventare costruttore di vetture elettriche - fa un altro passo avanti verso la realizzazione del suo progetto a batteria.
Dopo aver annunciato investimenti per una cifra superiore ai 2 miliardi e 700mila euro e l'impiego di un esercito di oltre 400 ingegneri, l'azienda di Sheffield ha adesso comunicato di aver acquistato dal Ministero della difesa di Sua Maestà un'intera base militare che diventerà la casa dei test delle sue auto a zero emissioni.
Grande investimento
L'Hullavington Airfield - costruito nei dintorni della pittoresca Chippenham, nelle Cotswold poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale - ospiterà, in due hangar già in fase di ristrutturazione, sia uno spazio per i designer e i tecnici che lavoreranno alle auto a batteria di Dyson che un tracciato con circa 15 chilometri di piste per le prove su strada.
Il tutto su un'area di 15mila metri quadrati dove dovrebbero trovare lavoro altre 300 persone. L'investimento programmato dall'azienda si aggira sui 220 milioni di euro.
In strada nel 2021?
Preannunciata a sorpresa nel 2017, l'elettrica di Dyson dovrebbe vedere la luce alla fine del 2021, anche se l'intero progetto è avvolto ancora da una cortina di segretezza. Punto di forza della nuova vettura dovrebbero essere le batterie allo stato solido - le stesse che sta studiando anche Toyota - più piccole e performanti di quelle agli ioni di litio, utilizzate per esempio da Tesla.
Per approfondire la ricerca, nel 2015 James Dyson ha acquistato la Sakt13, azienda specializzata nello sviluppo di questo tipo di accumulatori con sede in Michigan.