Si tratta ancora di numeri ridotti rispetto al totale del mercato, eppure gli italiani si orientano sempre di più verso l'acquisto di veicoli elettrici. In luglio c'è stata una significativa accelerazione: sono state vendute 641 nuove auto a batteria contro le 440 del precedente mese di giugno, con un incremento intorno al 30%.
Poche, ma in forte crescita
A segnalare i dati incoraggianti per una mobilità più sostenibile è il ministero Infrastrutture e trasporti (Mit): i numeri ufficiali, riportati anche nell'ultimo rapporto Unrae (l'associazione dei costruttori esteri), indicano che, lo scorso mese, la quota di mercato delle vetture a batteria è salita allo 0,4% sul totale delle alimentazioni contro lo 0,3% di giugno.
La crescita è ancora più evidente se confrontata con il trend del 2017: a luglio dell'anno scorso gli acquisti di auto elettriche si attestavano a 145 unità, con una quota di mercato pari allo 0,1%, tre decimali in meno rispetto all'attuale andamento.
Il primato Nissan Leaf
In generale, nei primi 7 mesi 2018, privati cittadini e aziende di noleggio hanno acquistato in tutto 2.906 vetture a batteria contro le 1.150 dello stesso periodo dell'anno scorso. Il modello più gettonato è la Nissan Leaf (849 esemplari venduti da gennaio a luglio) seguita da Smart Fortwo (701 nuove auto) e Renault Zoe (493).
Mit: evoluzione elettrica
"Il futuro della mobilità sostenibile è nel segno dell'auto elettrica che sta registrando un'accelerazione", si legge in una nota del Mit, "il nostro dicastero vuole supportare questa evoluzione e contribuire in modo concreto gli obiettivi fissati dagli accordi di Parigi per il contenimento del clima". "L'uso di energia elettrica al posto di combustibili fossili", ha sottolineato il ministro Danilo Toninelli, "va proprio in questa direzione: ridurre la produzione di CO2, aiutando a mantenere le città più pulite e vivibili".
Servono più colonnine
Nel frattempo, sottolineano al ministero, per supportare il passaggio all'elettrico è necessario realizzare un'adeguata rete di infrastrutture di ricarica di ultima generazione dotate di sistemi avanzati per il controllo e la gestione remota delle colonnine.
L'accordo con le Regioni
Ad oggi, stando ai dati dell'Osservatorio europeo per i carburanti alternativi, in Italia sono attivi 3.124 punti di rifornimento elettrico, normali e veloci: il 14% in più rispetto all'anno scorso, ma ancora troppo pochi. Per dare una spinta al settore, lo scorso giugno il ministero ha siglato un accordo di programma con le Regioni che prevede l'installazione di nuove colonnine in tutto il paese: la spesa è stimata in 72,2 milioni di euro di cui 27,7 milioni, promette il ministro, saranno cofinanziati dal governo.