Il governo francese crede fermamente nella guida autonoma e sostiene lo sviluppo della tecnologia: per questa conta - tra il 2020 e il 2022 - di consentire la libera circolazione ai veicoli senza conducente. A tal proposito, il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron ha incaricato Anne-Marie Idrac, ex segretario di Stato, di studiare una strategia nazionale a favore della mobilità senza conducente: dalle nuove norme per gli esperimenti su strada ai progetti pilota.
Si fa sul serio
Le prime proposte concrete arriveranno per la fine di quest'anno e una volta approvate consentiranno ai veicoli driverless di livello 3 e 4 (taxi robot o vetture per le consegne) di percorrere le strade pubbliche. Il governo ha messo a disposizione 40 milioni di euro per sostenere i nuovi progetti in questo senso.
Il principale sviluppatore francese di taxi robot è Nayva, società con sede a Lione che ha già dozzine di navette a guida autonoma e che ha recentemente annunciato l'apertura di un nuovo impianto di assemblaggio nel Michigan, Stati Uniti. La società transalpina - che ha il sostegno economico del fornitore connazionale Valeo - ha già operato in una zona chiusa al traffico vicino La Defense, la zona degli affari alla periferia di Parigi.
Anche i costruttori nazionali Psa - in collaborazione con la start up NuTonomy - e Renault sono impegnati nella corsa alle driverless.