Ultimo aggiornamento  25 marzo 2023 18:15

Hyundai sexy come le Alfa.

Paolo Borgognone ·

"La bellezza di una donna non risiede nell'estetica, ma nella sua anima". Parole di una (bellissima) donna, Audrey Hepburn. La ricerca della bellezza, applicata a tutti gli aspetti dell'esistenza, è uno dei pilastri su cui si basa la vita di tutti noi. Lo sanno bene anche quelli che disegnano, costruiscono, vendono automobili, per i quali linee sinuose, angoli arrotondati, "sensuale sportività" come sono state definiti certi particolari di un concept coreano di cui tra poco torneremo a parlare, sono argomenti da approfondire e studiare con estrema attenzione. 

Primato Italia 

Si parli di storia dell'arte, di cibo o di canoni estetici, l'Italia è per molti nel mondo sinonimo di eccellenza. Lo sanno gli appassionati di cinema - chiedete a uno straniero dove risieda la bellezza e, a seconda dell'età, vi parlerà di Sophia Loren o di Monica Bellucci, l'ultima Bond girl - e lo stesso discorso vale per gli appassionati di quattro ruote. Non sorprende poi più di tanto che un manager dedicato allo sviluppo del lato estetico di un marchio tra i più importanti del mondo - il coreano Hyundai in questo caso - guardi proprio alla lontana Italia per cercare ispirazione. 

Il sexy Alfa

Dal 2016 Sangyup Lee è il vice presidente di Hyundai con incarico di seguire gli sviluppi del design e le sue idee sono chiare. Stop al tranquillo e rassicurante "family look" di auto belle e funzionali ma certamente anonime e via libera alla ricerca di qualcosa di più intrigante, "sexy", come lui stesso ha confessato durante un'intervista a AutomotiveNews. E il punto di riferimento, il canone di bellezza a cui il 48enne Lee vuole si ispirino tutte le Hyundai del futuro è l'Alfa Romeo. Che lui stesso definisce senza mezzi termini "sensuale". 

Come una scacchiera

Secondo Lee, ogni auto deve avere " la propria personalità" e nell'intervista fa riferimento al concept "Fil Rouge", la coupé elettrica presentata a Ginevra che, a suo dire, incarna lo spirito sensuale delle Hyundai di domani. Il processo, dice il manager è alle porte: "Inizieremo l'anno prossimo, la Fil Rouge indica la strada da seguire. Per esempio tutte le Hyundai sono simili e finora hanno condiviso lo stesso frontale. Questo continuerà ma ognuna avrà una propria peculiarità. Sarà come avere a che fare con i pezzi su una scacchiera. C'è il re, la regina, i pedoni, l'alfiere, i cavalli: fanno squadra tutti insieme, ma ognuno ha la sua forma che trasmette la sua personalità". 

Lezione di italiano

Sangyup Lee ha le idee chiarissime su dove andare a cercare l'ispirazione per le future coreane: "L'auto è un prodotto emozionale e noi vogliamo che le nostre vetture emozioni. Guardiamo alle Alfa Romeo e alle Maserati: quelle sì che son auto sensuali, perfino i tedeschi ne sono influenzati. L'obiettivo di Hyundai deve essere diventare più sexy di Alfa". 

Genesis si identifica con Seul

Il posto dove Lee spera di poter esercitare più liberamente le proprie idee è nel design delle Genesis, le auto del brand premium di Hyundai. "Il settore del lusso richiede originalità. Prendiamo i marchi di abbigliamento. Luis Vuitton è sinonimo di Parigi. Burberry di Londra. Vogliamo che nel mondo Genesis significhi Seul". 

La parola chiave è libertà. "Genesis e Hyundai non sono comparabili. il primo è un marchio d'élite, l'altro è destinato a un pubblico più grande. Due facce della stessa medaglia, un po' come il dottor Jeckyll e mister Hyde. Abbiamo davanti un libro voluminoso, ma le pagine sono ancora tutte bianche, stai a noi scriverle".

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