Partiranno a settembre i lavori per la prima smart road italiana: l'autostrada A2 del Mediterraneo (ex A3 Salerno-Reggio Calabria) nel tratto, lungo circa 130 chilometri, compreso tra Morano Calabro, all'altezza di Cosenza, e lo svincolo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.
A settembre i primi cantieri
Il progetto era già stato annunciato da Anas, la società che gestisce la rete stradale pubblica tra cui, appunto, la A2. Ora, la firma del primo contratto "per la fornitura e posa in opera di sistemi e postazioni per un'infrastruttura intelligente", dà il via concreto all'apertura dei cantieri approfittando del fatto che, proprio da settembre, sul tracciato Morano Calabro-Lamezia Terme verranno installati i dispositivi tecnologici di base, ovvero le reti a grande comunicazione in fibra ottica ed energia elettrica.
Obiettivo auto robot
Il progetto per la trasformazione della A2 in "strada intelligente", prevede l'applicazione di una serie di sistemi digitali di ultima generazione in grado di garantire una serie di prestazioni: maggiore sicurezza e, quindi, meno incidenti, confort durante durante il viaggio, migliore gestione del traffico ed eventuali criticità, l'interoperabilità con veicoli connessi e la graduale possibilità di accogliere i veicoli a guida autonoma.
Un miliardo di euro d'investimenti
Questo primo lotto di lavori, del valore di circa 20 milioni di euro, è parte di un progetto più ampio per la trasformazione in "smart road" della rete Anas che prevede un investimento complessivo di oltre un miliardo di euro da realizzare in tre fasi. La prima vale intorno ai 250 milioni di euro, sarà realizzata nell'arco dei prossimi tre anni e interessa la trasformazione tecnologica delle più importanti e più trafficate arterie viarie del Paese.
Oltre alla A2 del Mediterraneo, la lista comprende il Grande raccordo anulare di Roma (A90), l'autostrada Roma-Fiumicino (A91), l'itinerario E45-E55 Orte-Mestre, la tangenziale di Catania, la A19 Palermo-Catania e la strada statale 51 "di Alemagna" (da San Vendemiano, in provincia di Treviso, a Dobbiaco, in provincia di Bolzano).
I sistemi intelligenti
Il protocollo Anas per le strade intelligenti risponde ai servizi C-ITS (Cooperative intelligenti transport system), individuati dall'Unione europea, sulle comunicazioni V2I, veicoli-infrastrutture, e V2V tra veicolo e veicolo, prevedendo la possibilità di essere integrati con la futura tecnologia 5G.
Un modello per l'Europa
"Il nostro è un passo decisivo verso la guida connessa del futuro", ha sottolineato il presidente Anas, Ennio Cascetta, "Abbiamo già avviato il primo prototipo di smart mobility in Europa, con l'intento di realizzare piattaforme integrate per la gestione della mobilità che fungano da modello evoluto di mobilità intelligente, partendo dai servizi e dalle tecnologie offerte dalle Smart road di Anas".
"L'obiettivo", ha aggiunto l'amministratore delegato, Gianni Vittorio Armani, "è migliorare la rete stradale nazionale per consentire il dialoga tra veicoli, infrastrutture e gestore della rete, anche nell'ottica di rendere possibile l'utilizzo dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, per ottimizzare la mobilità e ridurre gli incidenti sulle strade".