La guerra dei dazi fra Usa e Cina ha prodotto i primi effetti anche nel settore auto. Dopo le tariffe imposte all’inizio di questo mese per circa 34 miliardi di dollari sulle importazioni statunitensi, il governo di Pechino ha previsto un’ulteriore tassa del 25% sulle vetture provenienti dagli Stati Uniti, in vigore dal 6 luglio.
Il più grande mercato del mondo
A riguardo Bmw ha precisato che assorbirà parte dei costi extra per far fronte alla forte concorrenza fra i marchi di auto di lusso che traggono profitti nel più grande mercato del mondo. Il disavanzo restante, già a partire da domani, verrà però coperto con un aumento dei prezzi tra il 4 e il 7% di tutti i suv del costruttore prodotti nello stabilimento in South Carolina e destinati ad arrivare nelle concessionarie cinesi. Ciò potrebbe portare a una perdita di competitività e a un calo delle vendite dei modelli Bmw made in Usa nella Repubblica Popolare. Con il conseguente effetto negativo, al contrario di quanto previsto dalle politiche di Donald Trump, di peggiorare ulteriormente la condizione commerciale degli Stati Uniti verso Pechino.
100.000 veicoli negli Usa
Bmw importa in Cina i modelli X4, X5 e X6 e lo scorso anno ha spedito nelle concessionarie locali oltre 100.000 veicoli dagli Stati Uniti. “Non possiamo restare indifferenti ai cambiamenti del mercato e dobbiamo per forza di cose trovare delle soluzioni”, ha riferito un portavoce della Casa tedesca.