"Una notizia che avremmo voluto non sentire. Sergio Marchionne è morto". Sono parole sentite quelle con cui Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, ricorda l'ex ceo di Fca nel giorno della sua scomparsa.
Famiglia unita
Nella nota ufficiale del sodalizio Sticchi Damiani parla a nome della "intera famiglia dell'automobile, italiana e non" e ricorda i valori trasmessi dal manager italo-canadese, sottolineandone "umanità e personalità" tanto nei rapporti personali quanto nello svolgimento delle sue funzioni.
Da ceo del più importante gruppo industriale italiano, dice ancora il presidente ACI, "ha ridato certezze e speranze a migliaia di lavoratori Fca, nel nostro Paese e nel mondo". Lungo è l'elenco dei marchi a cui - prosegue il comunicato - l'opera di Sergio Marchionne ha contribuito a dare nuova linfa, da Fiat a Maserati, da Alfa Romeo e Jeep fino a Ferrari.
Fiducia nei vertici
Dopo aver confermato la vicinanza alla famiglia e ai cari del manager scomparso, Sticchi Damiani ha parole di grande fiducia verso i vertici del gruppo Fca, in particolare per John Elkann e il ceo Michael Manley ai quali, assicura il presidente dell'Automobile Club d'Italia, non mancherà il sostegno suo e dell'ACI, "nella certezza che sapranno proseguire senza incertezze sulla strada tracciata da Sergio Marchionne".