La Roborace, una monoposto a guida autonoma da oltre 300 chilometri orari, non sarà l’unica vetture senza pilota a percorrere la celebre salita di Goodwood. Un team di ingegneri della Cranfield University, infatti, ha ideato una tecnologia - poi sviluppata dal colosso dell’elettronica Siemens - che consentirà ad una Ford Mustang del 1965 di risalire la Hill Climb grazie all’intelligenza artificiale. In che modo? Installando un computer di bordo con il percorso pre-impostato in memoria che impone alla vettura di seguire esclusivamente le istruzioni già programmate. Il sistema, infatti, non prevede il montaggio di hardware esterni tipo sensori o radar - come invece accade nei veicoli driverless - ma solamente una serie di telecamere che hanno la sola funzione di trasmettere in streaming le immagini della corsa.
Quale Mustang?
Nel 1965 esistevano tre differenti versioni della Ford Mustang, tutte alimentate da un motore V8 da 4.7 litri, ma in grado di erogare - in base alla differente messa a punto - 200, 225 o 271 cavalli. Ancora non è stato comunicato su quale delle tre opzioni sia ricaduta la scelta degli ingegneri inglesi. Abbiamo un indizio. L’auto a guida autonoma in corsa a Goodwood sarà sicuramente equipaggiata con un cambio automatico a tre rapporti (introdotto da Ford nel lontano 1951) disponibile all’epoca solo sulle prime due varianti. Da escludere quindi l’ultima da 271 cavalli.
Occhio alla sicurezza
La vettura, per rispettare le regolamentazioni di sicurezza, avrà comunque a bordo un driver in grado di intervenire qualora ce ne fosse bisogno. L’auto, infatti, non può modificare da sola le istruzioni che ha ricevuto prima della partenza. Quindi, non sarebbe in grado di evitare eventuali ostacoli dinamici inaspettati.