NIZZA - Mica facile chiamarsi Ford Focus e continuare a fare la Ford Focus in un segmento C sotto attacco da parte di suv di taglia uguale o più piccola. Mica facile dopo che la prima del 1998 fece girare la testa per il suo design, mentre quello di oggi piace ma non stupisce: “La prima è una leggenda”, ci dice Glen Goold, capo ingegnere del progetto Focus dopo oltre 16 milioni di unità vendute nel mondo, ricordando che la prima nasceva su un pianale inedito, il C1, così come l’attuale quarta generazione è costruita sulla inedita piattaforma C2 che Ford d’ora in poi utilizzerà anche per altri modelli. Chissà che questo dettaglio possa diventare un portafortuna.
4.370 giorni di stile
Nico Tonello, un italiano responsabile del design della nuova Focus, racconta con qualche orgoglio che all’auto sono serviti 4.370 giorni di lavoro da parte del suo team, non un esercito se è vero che ha avuto a disposizione quattro persone per lo stile esterno e quattro per gli interni. Dove, sottolinea, la console centrale è stata ridotta ed abbassata per dare più spazio ai passeggeri anteriori. Vero, ce ne accorgiamo subito appena a bordo.
I motori, ibrido solo a fine 2019
Prima di mettere in moto con un pulsante difficile da trovare, sappiate che la nuova Ford Focus arriva in Italia con tre motorizzazioni e cinque potenze: un tre cilindri mille turbo benzina da 100 e 125 cavalli, un 1500 turbodiesel da 95 e 120 cavalli, un due litri turbodiesel da 150 cavalli, con prezzi dai 20.000 ai quasi 29.000 euro. Una versione dotata di una motorizzazione mild hybrid arriverà soltanto nella seconda metà del 2019. Quattro gli allestimenti, più la crossover Active da fine dicembre che dovrebbe spingere molto, “fino al 25% delle vendite totali” secondo le previsioni del presidente e ad di Ford Italia Fabrizio Faltoni. Sempre berlina cinque porte e station wagon, con una lunghezza di 4,38 metri per la prima, di 4,67 (+11 centimetri) per la seconda. Più importante è l’aumento di passo di circa 5 centimetri, che vanno a beneficio soprattutto dei passeggeri posteriori ma non della capacità del bagagliaio, non al top della categoria.
Su strada
La Ford Focus con motore benzina da 125 cavalli dimostra carattere: sta bene in strada, lo sterzo elettrico ha un carico leggero più piacevole che sportivo, la frizione è appena pesante mentre le sei marce scorrono senza impuntamenti. Per 2.000 euro in più è disponibile un nuovo cambio automatico a otto rapporti, provato sulla versione turbodiesel da 120 cavalli, fluido quanto utile in città. Nel complesso, la Focus si dimostra un’auto comoda e silenziosa.
La tecnologia
La differenza rispetto al passato e la competizione rispetto alla concorrenza sono nelle dotazioni tecnologiche di assistenza alla guida, un passo avanti verso quella che domani o dopodomani sarà la guida autonoma. Oggi sulla Focus sono disponibili diversi sistemi raccolti nel Co-Pilot360, basato sull’uso di 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori ad ultrasuoni. Abbiamo provato in autostrada il cruise control adattivo, che regola la velocità anche sulla distanza dell’auto che ci precede, facendolo in sicurezza. Ma sono tanti i sistemi, fra i quali pure il piacere (o il dispiacere, dipende dai punti di vista) di parcheggiare automaticamente senza toccare pedali e volante. Tecnologia diffusa, per aumentare la sicurezza. Futuro presente.