FRANCOFORTE – Il marchio Opel è da tempo alla ricerca della strada che porta al futuro. Prima la rincorsa - sempre fallita – alla parte nera dei bilanci nella proprietà di General Motors, ora il ritagliarsi spazio e identità all’interno del gruppo Psa. Il punto di partenza però sembra ben definito: i suv.
Primato tra i modelli compatti
In Europa Opel ha la leadership dei suv compatti con Mokka X e Crossland X. Una buona base soprattutto pensando allo scenario disegnato dagli analisti: nel 2020 i cosiddetti B-suv arriveranno a valere il 14% del mercato europeo, oltre 2 milioni di unità l’anno. Un primato anche locale: in Germania nei primi 5 mesi del 2018 Opel è il marchio che ha venduto più suv. Una market share sbilanciata verso il segmento più trendy che porterà alla cassa di Tavares, numero uno di Psa, i profitti che tanto aspettava Gm, visto che in media nel 60% dei casi i suv tedeschi sono venduti in allestimento top di gamma (per la più grande Grandland X la percentuale arriva a 70). Tendenza positiva anche in Italia con una crescita dei tre modelli X – sempre nei 5 mesi iniziali del 2018 - pari al 34%. Protagonista in particolare la Mokka X pronta a superare in questo 2018 il record di vendite stabilito proprio lo scorso anno.
Benzina, affare di Opel
Suv ma non solo. Se i motori diesel arriveranno direttamente da Parigi, ai tedeschi toccherà lo sviluppo del 1.6 a benzina quattro cilindri per tutto il gruppo che sarà già predisposto per l’ibridizzazione. Arriverà nel 2022 e si affiancherà al 1.2 PureTech turbo tre cilindri in listino oggi. Anche se l’elettrificazione partirà comunque prima: entro il 2020 saranno quattro i modelli a batteria di Opel mentre dal 2024 lo sarà tutta la gamma. La prima elettrificata ad arrivare sul mercato sarà la Grandland X ibrida plug-in. Un suv. Neppure a dirlo.