Brusca frenata del mercato auto italiano a giugno: -7,29% sullo stesso mese dell’anno scorso, 174.685 nuove immatricolazioni. A rallentare sono state soprattutto le auto-immatricolazioni dei concessionari e delle aziende, i km zero dei concessionari, il noleggio a breve termine, secondo la lettura dei dati di Dataforce, mentre è andato bene il noleggio a lungo termine e sono stabili le vendite ai privati, con un market share al 53,84%, 2 punti percentuali in meno rispetto ai primi 6 mesi del 2017. "Il rallentamento - ha aggiunto il presidente di Unrae Michele Crisci - è figlio anche del clima di incertezza alimentato dalle evitabili anticipazioni sulle decisioni che verranno prese in futuro sulla mobilità".
Chi vince e chi perde
Fra le marche, prosegue la discesa di Fiat dopo il -15% di aprile e il -22,8% di maggio: a giugno -30,65%, con una quota di mercato ferma al 16%. Volkswagen, al secondo posto tra le marche, ha registrato un incremento del 21,32%, Renault terza ha perso il 7,86%, Ford è scivolata con -6,14%. Bene Peugeot, +9,08%, non Citroën con -9,02% , superata nelle vendite mensili da Jeep (7.699 vetture targate, +130,49%, con la Compass nella Top Ten),Toyota (7.508) e Audi (7.136). Vanno bene anche i marchi Bmw con 9,64%, Smart (+30,13%), Skoda (+6,76%), Seat (+19,19%) e Volvo (+7,08%). Pesante il calo di Nissan (-41,95%), di Alfa Romeo (-23,35%) e di Mercedes (-16,29%).
Diesel sempre più giù
Nelle alimentazioni, il diesel prosegue il trend di discesa, -15,85% (-5,69% nel semestre), mentre crescono le ibride, le elettriche e quelle a metano soprattutto. A giugno il gpl ha invece perso 8,39 punti percentuali, le auto a benzina sono cresciute del 3,59% (+2,18% nel semestre). L’elettrico puro vola a giugno raddoppiando le vendite (pari a 513 unità immatricolate, +83% nel semestre). Le auto ibride hanno avuto un incremento a giugno del 18,9%, e del 23,8% nel semestre: da gennaio sono state targate oltre 38.000 ibride, cui vanno aggiunte circa 2.000 ibride plug-in. Le auto a metano sono raddoppiate a giugno e nel cumulato la crescita è del 55,67%.
Crescono solo i suv
Per i segmenti, soltanto i suv a giugno migliorano la performance sullo stesso mese del 2017: i segmento B (piccoli: +26,52%) e i segmento C (compatti: +45,86%). Il resto del mercato, sottolinea ancora Dataforce, è in flessione, soprattutto le utilitarie di segmento B, le compatte di segmento C e le medie e grandi di segmento D-E, che perdono tutte oltre il 20% delle immatricolazioni. Anche le citycar sono in negativo: a giugno il calo è stato del 10,63%.