L'Europa è il primo investitore al mondo in ricerca e sviluppo nel settore automotive: circa 54 miliardi di euro l’anno. Il dato si riferisce all'ultimo report dell'Acea, l'associazione dei costruttori automobilistici europea. La spesa per innovare i veicoli in circolazione sulle nostre strade e le sue componenti supera anche quella per gli altri settori: in particolare la ricerca nel farmaceutico vale "solo" 37 miliardi, hardware e software 22 e la difesa 10. La differenza è dunque evidente.
Dopo l'Europa secondo posto per il Giappone con investimenti nel settore automotive pari a 30 miliardi. Terzi gli americani con una spesa di 18 miliardi.
Industria fondamentale
L'auto traina l’economia europea: nel 2017, sempre secondo l'Acea, erano 13,3 milioni gli occupati del settore, il 6,1% del totale. Il gettito fiscale generato dall’industria automobilistica dell’Ue 15 si aggira intorno ai 413 miliardi di euro, valore cresciuto del 4,3% durante il 2017.
I volumi del mercato generano vantaggi notevoli anche in termini di bilancia commerciale: al termine del 2017 i veicoli esportati sono stati 5,9 milioni contro i 3,7 importati, un surplus che vale più di 90 miliardi di euro. I paesi che apprezzano di più le auto “made in Ue” sono gli Stati Uniti (1,1 milioni di veicoli), la Cina (572mila) e la Turchia (524mila).