La Cina mette sotto controllo anche le sue auto. Secondo quando riportato dal Wall Street Journal, il governo di Pechino ha varato un piano - chiamato “electronic license plate” - che prevede l’istallazione obbligatoria, sui veicoli nuovi venduti dal 1 luglio di particolari chip in grado di rilevare la posizione dei veicoli e tracciarne gli spostamenti attraverso frequenze radio.
Rischio multe salate
Il piano sta già sollevando polemiche, così come accaduto per l'installazione in tutto il Paese di migliaia di telecamere per il riconoscimento facciale di milioni di persone. Obiettivo è tenere sotto controllo centinaia di migliaia di auto già entro la fine del 2019, ufficialmente per avere una sorta di database dei veicoli circolanti in tempo reale. Stando alla nuova normativa, già sperimentata in alcune città minori e a Pechino, chi verrà accusato di "irregolarità" andrà incontro a severe sanzioni pecuniarie.
Ordine pubblico
L’idea di estendere il chip su tutte le auto è stata meditata all’intelligence cinese dopo il “successo” riscontrato nella regione dello Xinjiang, popolata da un’etnia di religione musulmana le cui rivendicazioni sociali hanno spesso provocato tumulti anche violenti. Qui le auto sono state obbligatoriamente dotate di un Gps che le rende sempre rintracciabili e il sistema di controllo sembra aver soddisfatto le autorità.