Nel periodo fra il 2013 e il 2018 l’effetto complessivo dei Mondiali di calcio 2018 sul Pil della Russia è stato di 11.3 miliardi di euro, circa l’1% del prodotto interno lordo del Paese” ha dichiarato Alexei Sorokin, presiedente del comitato organizzatore dei Mondiali di calcio del 2018. Entusiasmo confermato anche dal vicepremier con delega all’economia, Arkady Dvorkovich che aggiunge: “Senza il Campionato non avremmo la crescita che abbiamo registrato adesso: il contributo è davvero serio”. Il politico russo ha sottolineato l’importanza degli investimenti strutturali necessari all’evento che hanno interessato 10 diverse regioni del Paese. Si attende con fiducia l’indotto generato dal turismo: già a marzo 2018 il 60% degli alloggi disponibili a Mosca sono stati prenotati. Previsti più di 570.000 tifosi da diverse parti del mondo.
Gli investimenti
La XXI edizione della Fifa World Cup sarà la più costosa della storia: il budget totale del campionato supererà i 14.2 miliardi di dollari. Gli investimenti chiave sono stati nei trasporti (6.11 miliardi), nella costruzione di infrastrutture sportive (3.45 miliardi) e nella ricezione. L’organizzazione del torneo ha dato una spinta importante all’economia del paese, generando più di 220mila posti di lavoro.
La condizione russa
Il torneo arriva in una fase molto delicata dell’economia russa: dopo una flessione del prodotto interno lordo, il Paese è ripartito con una crescita media del 1.1% tra il 2016 e il la fine del 2017. Le ragioni della frenata derivano in buona parte dal crollo del prezzo del petrolio - derivante da un aumento della produzione (e dell’offerta), accentuato da una diminuzione dei consumi - le cui esportazioni incidono notevolmente sulla bilancia commerciale.
Per Mosca questa flessione ha significato una diminuzione del prodotto interno lordo che è sceso dai 2.231 miliardi di dollari nel 2013 ai 1.283 miliardi di dollari del 2017. Il valore pro capite nominale è sceso nello stesso periodo da 15.543 a 8.748 dollari.