Nel 2030 si conteranno 26 milioni di taxi autonomi in attività nel mondo: nessun conducente, ma una grande firma, Waymo. Il business dei robotaxi fatturerà tra dodici anni 1.200 miliardi di dollari e costituirà la fetta più rilevante del mercato globale delle tecnologie e servizi per la guida autonoma che complessivamente varrà 2.800 miliardi: la società di Google si mangerà più della metà di questa torta, perché qui non si parla di automobili ma di software e, soprattutto, "esperienze", che copriranno il 70% del totale fatturato.
Le stime arrivano dalla banca di investimenti Ubs: i sistemi driverless sviluppati da un'azienda che non fa automobili comanderanno e per i costruttori, che le auto le fabbricano da sempre, non resterà che adottare le tecnologie di Waymo riconoscendo che le proprie sono "obsolete".
Paga lo sponsor
Non andrà meglio per Uber e Lyft, le società dei taxi privati che pure stanno sperimentando la guida autonoma. Sono già nel business della gestione flotte e hanno i clienti, ma non comanderanno sui robotaxi, perché Waymo ha qualcosa di ancora più importante: il motore di ricerca di Google, capace di aggregare offerte diverse e di inserire servizi aggiuntivi, dai contenuti in abbonamento agli spot pubblicitari in auto, che i passeggeri avranno tutto il modo di guardare non dovendo occuparsi della guida. La pubblicità in-car varrà 472 miliardi di dollari nel 2030 e Google potrebbe controllare il 60% del mercato.
Gm e Daimler si salvano
C'è qualche costruttore capace di far fronte all'avanzata di Waymo. Il big di Detroit General Motors e il gruppo di Stoccarda Daimler che ha il marchio Mercedes investono a spron battuto sulle tecnologie per la mobilità del futuro e possono tener testa al predominio di Waymo, secondo Ubs.
Inoltre, i 2.800 miliardi di dollari di fatturato stimati dalla banca svizzera sono il ricavato delle vendite di tecnologie driverless, non di automobili - che da sole già oggi rappresentano un giro d'affari di 2.000 miliardi su scala mondiale. Ma l'avanzata delle flotte autonome sposta l'ago della bilancia: nel 2030 il 12% delle automobili vendute saranno robotaxi, mentre il numero di auto private scenderà del 5%.
Chi vale di più?
Il vantaggio di Waymo è soprattutto nell'essere un'azienda "nativa" della tecnologia driverless: mentre i costruttori devono trasformare il loro modo di operare - meno fabbrica, più software e servizi - Waymo fa sviluppo tecnologico da sempre come sua unica attività. Ha meno costi, è più veloce e altamente specializzata, anche sui quei sistemi di intelligenza artificiale che sono la base dell'automazione.
La società di Google - che oggi utilizza Chrysler Pacifica ma ha già l'accordo per acquistare centinaia di Jaguar I-Pace - ha cominciato a lavorare sul driverless almeno cinque anni prima delle case automobilistiche, nota Ubs, e ha al suo attivo 5 milioni di miglia percorse in strada (in California) con veicoli equipaggiati con le sue tecnologie, più 5 miliardi di miglia nelle simulazioni al computer. Chi non saprà competere dovrà comprarsi i sistemi driverless di Waymo, è la secca previsione degli studiosi. E attenzione a proteggere il marchio, distinguendolo da Google: "Ci sono decine di case automobilistiche oggi nel mondo; molte spariranno", secondo Ubs. I costruttori sono avvisati.