Tesla ha bisogno di litio, per costruire le batterie delle sue auto elettriche: quindi, a pochi giorni dalla annunciata “riorganizzazione aziendale a 360 gradi” che ha sollevato un vespaio di polemiche, l'azienda californiana ricomincia a investire e ufficializza un accordo triennale con gli estrattori australiani della Kidman Resources.
L’azienda fornirà idrossido di litio raffinato. L’intesa prevede che, nei prossimi tre anni, almeno il 25% del minerale estratto dalla Kidman venga acquistato dalla Casa di Musk.
Prezzo fisso contro penale
I termini economici dell'accordo rimarranno confidenziali, ma una clausola prevede che la Kidman abbia l’obbligo di mantenere inalterato il prezzo del litio, mentre Tesla, in caso decidesse di non acquistare più il minerale, sarà costretta a pagare una penale in denaro. L’opzione consente di evitare qualsiasi futura rivendicazione da ambo le parti sui costi dell’estrazione, vista anche la crescente richiesta del minerale a livello mondiale.
L’azienda australiana, oltre ad avere delle raffinerie nel sito di Kwinana, a ovest del continente, ha chiuso una partnership con la Sociedad Qiumica y Minera de Chile (industria chimica e mineraria cilena) con l’obiettivo di incrementare ancora la produzione. Il Cile, infatti, è il Paese al mondo con la maggiore quantità di litio da estrarre.