Secondo i numeri forniti da Focus2Move, nel primo trimestre del 2018 le vendite di veicoli in Iran hanno subito un forte rallentamento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -11%. Si salvano i marchi francesi. Peugeot ha fatto registrare una crescita del 32%, mentre Renault è in calo “solo” del 4,6%. La crisi sta riguardando l’intera economia del Paese, più che mai sotto tiro da parte dell'amministrazione Trump che ha ritirato la firma dall'accordo internazionale sul nucleare sottoscritto dal suo predecessore.
I dati del mercato auto sono ora analoghi a quelli riportati nel 2013, quando ci fu un crollo del 40% (786.000 vetture in meno rispetto all’anno precedente) a causa delle sanzioni volute dagli Usa.
Marchi stranieri e locali
Nel 2014, le vendite erano poi tornate a crescere, superando il milione di unità (+15%). In questo clima internazionale pesante fatto di nuove sanzioni, i marchi di auto francesi - così come tutte le aziende europee che operano in Iran - potrebbero subire altre forti perdite. I marchi automobilistici locali vanno in modo alterno: Saipa ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un -46%, Iran Khodro - che nel 2017 aveva raggiunto un accordo con Pininfarina - a +8,6%.