TODI – Nobuhiro Yamamoto è l’ingegnere che ha curato lo sviluppo delle ultime tre generazioni della Mazda MX-5, la spider più venduta al mondo, nata nel 1989 per riportare su strada il concetto di aperta compatta, leggera e divertente da guidare. Come lo erano negli anni ’60 le spider inglesi e italiane.
Costa 37.500 euro
Yamamoto è venuto fino a Todi, in una villa di campagna di proprietà di Andrea Mancini in località Piedicolle, il più grande collezionista al mondo di MX-5: ne ha 39, tra cui alcune rarità con guida a destra e riservate ai tempi al solo mercato giapponese. Missione dell'ingegnere: presentare la versione speciale della sua creatura, la Yamamoto Signature, soltanto quattro esemplari acquistabili online dal 17 maggio al costo di 37.500 euro.
Viene dal Wankel
Yamamoto, che nasce come ingegnere di motori lavorando al rotativo Wankel per la coupé MX-7 e la 787B trionfatrice a Le Mans nel 1991, ha firmato la MX-5 (c'è il ricamo sulla plancia) dotata del più classico dei suoi motori, il 1.5 da 131 cavalli. Una la guida lui stesso, naturalmente. Rivelandoci che nel suo lavoro ha sempre avuto "la Porsche come riferimento".
Assetto e dotazioni tecniche che aumentano ancora di più la sportività, la Yamamoto Signature ha livrea di colore nero, Jet Black, con profili rossi che mettono in evidenza le appendici aerodinamiche inferiori, la circonferenza dei cerchi e le pinze dei freni. Una targhetta identificativa laterale personalizza ulteriormente l’esemplare con il suo numero. All’interno, nero e rosso si inseguono nei rivestimenti del volante, del pomello del cambio e dei sedili, con ampio impiego di pelle, Alcantara e inserti di camoscio assemblati da artigiani italiani.
"Perché strappa un sorriso"
“Nel rapporto tra uomo e macchina – ci dice Yamamoto, entrato in Mazda ben 45 anni fa – non è la macchina che deve prevalere”. Anche se poi alla domanda su come la MX-5 sia diventata un successo mondiale, l’ingegnere ci risponde così: “Piace, perché è un’auto che al volante strappa un sorriso”.