Geely, il gruppo cinese proprietario del marchio Volvo, ha aperto un dialogo con le banche di investimento Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley: per gli osservatori di Wall Street è il segnale che dà il via alla quotazione del costruttore svedese. Indiscrezioni, per ora, ma secondo l'agenzia di stampa Reuters l'Ipo di Volvo potrebbe svolgersi entro la fine di quest'anno, forse a settembre, con una valutazione compresa nell'ampia forchetta tra 16 e 30 miliardi di dollari. Geely per ora frena: "Stiamo vagliando le varie opzioni. Non abbiamo deciso come procedere".
Tutte le auto in portafoglio
La holding Zhejiang Geely è la capogruppo che controlla (con una quota del 46%) il costruttore Geely Automobile, uno dei dieci maggiori in Cina e il più grande tra quelli non gestiti dal governo con un fatturato 2017 di oltre 42 miliardi di dollari. Il presidente della holding, Li Shufu, è partito alla conquista del mercato globale: il suo portafoglio include, oltre al 100% di Volvo Cars, l'8,2% di Volvo Trucks, il 9,7% del costruttore tedesco Daimler, il 49,9% della casa automobilistica melese Proton e il 51% della britannica Lotus Cars.
A conferma dell'appetito per gli investimenti in Gran Bretagna, Geely Holding ha comprato nel 2013 anche la LEVC (London Electric Vehicle Company), che fabbrica in versione elettrica i caratteristici taxi neri di Londra nello stabilimento di Coventry creato dal gruppo cinese.
Futuro elettrico
Geely possiede anche il 100% di Cao Cao, il primo fornitore cinese di car sharing (12.000 veicoli elettrici, molti fabbricati da Geely). La mobilità a emissioni zero è una priorità per Li Shufu: Volvo è stata la prima Casa ad annunciare che produrrà solo modelli nuovi elettrificati dal 2019.
Per prepararsi al futuro Li ha messo in tasca anche la startup delle auto volanti Terrafugia fondata da laureati del Massachusetts Institute of Technology.