La notizia non mette proprio allegria ma potrebbe avere dei risvolti interessanti. Secondo il sito Bloomberg, il Pentagono prevede che la guida autonoma avrà un ruolo fondamentale nelle operazioni belliche o meglio in guerra. Al punto che, stando a quanto dichiarato davanti al Congresso dal sottosegretario americano alla Difesa per la ricerca e l'ingegneria Michael Griffin, "le auto a guida automatizzata circoleranno prima nei campi di battaglia che nelle città, impiegate però per salvare vite e non per distruggerle".
Utili a ridurre il personale militare
Dalle ricerche effettuate dai tecnici del Pentagono, il 52% delle vittime nelle zone di guerra è infatti rappresentato da militari che si occupano della consegna di viveri, carburante e altri rifornimenti. "Impiegare mezzi a guida autonoma per svolgere queste operazioni - ha detto Griffin - permetterebbe di ridurre il personale militare e di conseguenza la percentuale dei morti". Visto il campo d'azione, privo prevalentemente di pedoni e segnaletica stradale, le vetture potrebbero inoltre guidare da sole grazie a un semplice algoritmo di intelligenza artificiale.
Sicure come le auto civili
Sfruttando il budget annuo per la ricerca di cui dispone il Pentagono, circa 700 miliardi di dollari, la Defense Advanced Research Projects Agency sta studiando già da tempo soluzioni di guida autonoma da applicare ai mezzi militari. "Queste dovranno comunque rispettare la stessa regolamentazione sulla sicurezza prevista per tutti gli altri costruttori come Waymo e Tesla" ha precisato Karlyn Stanley, ricercatore e legale del think tank statunitense RAND Corporation, ribadendo che "le regole degli Stati Uniti e quelle dei Paesi in cui gli americani inviano truppe, sono diverse tra loro e di conseguenza il Dipartimento della Difesa dovrà attenersi alla regolamentazione sulla sicurezza".