Cinquecento punti di ricarica tra Stati Uniti e Canada, operativi entro il 2019. Così distribuiti: 189 situati presso i concessionari Porsche, gli altri 311 in locations ancora da definire. E' la promessa fatta da Klaus Zellmer, ceo del marchio tedesco in Nord America che si inserisce nel più ampio disegno che vuole sostenere la commercializzazione del primo prodotto elettrico Porsche la berlina sportiva Mission E, in arrivo dal 2020.
Ricarica velocissima
La ricarica è uno degli argomenti chiave del successo delle auto elettriche. La Mission E si preannuncia al top in questo senso: l'auto tedesca dovrebbe infatti avere il plus di una ricarica velocissima, solo 15 minuti attraverso colonnine da 350 kilowattora. Ben più rapida perfino di quella promessa da Tesla.
La Mission E - con una potenza equivalente a quasi 600 cavalli e una accelerazione da 0 a 100 in 3,5 secondi - sfiorerà i 500 chilometri di autonomia, "una barriera psicologica" la definisce Zellmer, il quale sostiene anche come offrire garanzie a chi deve intraprendere viaggi lunghi, sia fondamentale per il successo della vettura.
Al concessionario non si paga
Il ceo di Porsche Nord America ha anche anticipato che le nuove colonnine - tranne probabilmente quelle poste nei concessionari - non saranno gratuite: per ricaricare si sborserà una cifra "simile a quella che si paga oggi alla pompa di benzina". Questo garantirà al marchio tedesco un'altra fonte di introiti anche per rientrare di una parte dei grandi investimenti necessari a sostenere la transizione elettrica: più di 6 miliardi di euro previsti entro il 2022.