Ultimo aggiornamento  25 marzo 2023 06:03

Isetta elettrica.

Paolo Odinzov ·

C'era una volta l'Isetta, microscopica utilitaria prodotta inizialmente, tra il 1953 ed il 1956, dalla casa automobilistica italiana Iso di Bresso e poi su licenza dalla Bmw fino al 1962. Più volte si è vociferato su un suo possibile ritorno sulle strade, magari per opera del marchio tedesco, con l'intenzione di proporre nel mercato una rivale della Smart. La cosa però fino ad oggi non si è mai concretizzata. Adesso l'Isetta è pronta davvero a farsi rivedere scorrazzante in mezzo al traffico delle città.

La nuova Microlino

A crearne una perfetta replica in chiave moderna sono stati gli svizzeri della Micro Mobility System di Küsnacht che hanno ideato la Microlino, ispirandosi proprio alla famosa automobile degli anni Cinquanta. Dalla celebre antenata la Microlino riprende in chiave moderna lo stile della carrozzeria, distinta dall'unica portiera sul frontale per accedere all'abitacolo a due posti, oltre alla architettura meccanica a tre ruote, due sull'asse frontale e una sul posteriore, che permette di ridurne al minimo l'ingombro premiando l'agilità nella guida.

Un'elettrica per la città

Rimane inalterata sul modello proposto dal costruttore di Küsnacht anche l'indole "risparmiosa" della Isetta che riusciva a percorrere 100 chilometri con soli 3 litri di miscela. Il motore elettrico può contare su 15 chilowatt ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 14,4 chilowattora, in grado di ricaricarsi ad una normale presa di corrente in 4 ore. Tecnologia che le permette di raggiungere i 90 chilometri orari, scattando da 0 a 50 in 5 secondi, offrendo un'autonomia fino a 215 chilometri.

Una rivale per la Smart?

Ai numeri di tutto rispetto, la Microlino unisce un prezzo competitivo, intorno ai 12 mila euro, con cui verrà proposta dal prossimo anno anche in Italia dopo una pre-commercializzazione in Svizzera e Germania. Wim Ouboter che ne ha diretto la progettazione, già autore di mezzi per una mobilità alternativa come il Kickboard distribuito in oltre 80 paesi del mondo, scommette sul successo della nuova automobilina. Chissà che non abbia ragione visti i circa 200mila esemplari in cui è stata prodotta l'Isetta originale, venduta anche in Usa. Smart è avvisata.

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