Eventi atmosferici sfavorevoli e scarsa manutenzione delle strade, spesso, hanno come diretta conseguenza la formazione di buche, avvallamenti nell’asfalto o caduta di alberi. Chi, nelle scorse settimane in città come Roma, ha avuto la sfortuna di riportare danni alla propria automobile a causa del manto stradale deformato non rimane che avviare la pratica per il risarcimento.
Una buca, materiali pericolosi sull’asfalto come olio o ghiaia, griglie o tombini rotti e caduta di alberi vengono considerati come danni da insidia. La responsabilità ricade sulla Pubblica Amministrazione in quanto proprietaria o gestore del bene, pertanto sarà il Comune, la Provincia o altra Amministrazione a dover risarcire i danni causati da omessa o insufficiente manutenzione della rete stradale (lo riconosce anche la sentenza n. 15384/06 della Cassazione).
Cosa fare
La prima cosa da fare è chiamare le Forze dell’Ordine per verbalizzare l’incidente, scattare alcune foto per accertare i danni subiti, raccogliere eventuali testimonianze e farsi redigere un preventivo dei danni subiti dal meccanico o dal carrozziere. Non rimane che inoltrare per raccomandata la richiesta di risarcimento alla compagnia di assicurazione dell’Ente proprietario dove è avvenuto il sinistro.
Ma attenzione, la Pubblica Amministrazione non è tenuta a pagare nulla qualora riesca a provare che il danno sia stato causato da un comportamento sbagliato del conducente come: limiti di velocità non rispettati o distrazione alla guida. Quindi armarsi di tanta pazienza perché i tempi per la pratica, generalmente, non sono rapidissimi e possono trascorrere anche diversi mesi prima di essere ricontattati con una proposta economica di risarcimento.