Dopo Roma e Torino, oBike sbarca in Riviera iniziando da Rimini, per coprire entro l'estate l'intera costa romagnola, da Ravenna a Cattolica, con un primo lotto di 2.000 bici condivise a flusso libero (presa e consegna anche al di fuori degli stalli dedicati) che, a regime, potrebbero raggiungere quota 15 mila biciclette in circolazione nell'intera area.
Si inizia da Rimini
Il bike sharing della start up si affianca a "Mi Muovo in bici", il servizio di tipo tradizionale promosso dalla regione Emilia Romagna e da tempo attivo sul territorio. "La modalità in free floating", sottolinea Roberta Frisoni, assessore alla Mobilità di Rimini, "ci permette di sperimentare una formula innovativa per promuovere l'uso della bici su tragitti brevi, in alternativa all'automobile. Al tempo stesso, arricchisce l'offerta di mobilità sostenibile per i turisti che vengono in vacanza nelle nostre località costiere". Nella città romagnola sono già in circolazione le prime 180 biciclette arancioni ma, stando all'accordo tra oBike e il Comune, nel giro di una settimana la flotta raggiungerà le 800 unità.
OBike si fa in otto
Sono 8 in totale le località del circuito: subito dopo Rimini, oBike è partito anche a Ravenna e Cervia. Poi, toccherà a Cesenatico e, progressivamente, a Bellaria, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.
"Entro l'estate", ci dice Andrea Crociani, responsabile oBike Italia, "saremo presenti in tutte le 8 località della costa che hanno aderito congiuntamente a questa iniziativa. Da tempo, la Regione accarezza l'idea di creare un sistema integrato di mobilità sostenibile, in grado di mettere in rete, per la prima volta, realtà che hanno in comune una forte e radicata vocazione al turismo. Questo nuovo servizio rientra in questa ottica perché, con un'unica app e medesime modalità d'utilizzo, cittadini e turisti possono usufruire del noleggio senza doversi iscrivere, di volta in volta, al bike sharing attivo sul posto".
In stile Romagna
Il modello di business adottato in Riviera è diverso rispetto a quello offerto da oBike nelle città in cui è presente. "In base all'accordo con i Comuni, noi offriamo solo il prodotto", aggiunge Andrea Crociani, "al resto provvedono altre due realtà locali che da tempo, in regione, si occupano di mobilità ciclabile e di rapporti con il territorio". Si tratta, in particolare, di Centroinbici a cui spetta il controllo, manutenzione e riposizionamento delle biciclette, e della cooperativa Etabeta che ha il compito di gestire gli aspetti relazionali e promozionali del servizio.
Regole uguali per tutti
Per il resto, modalità e accesso non cambiano: basta scaricare dal proprio smartphone l'app di oBike e con questa si può gestire l'intero noleggio, pagamento compreso. Il costo è di 50 centesimi ogni mezz'ora di affitto della bici ed è applicato lo stesso sistema di premi e penalizzazioni: al momento della registrazione si ricevono 100 punti che aumenteranno se il mezzo verrà utilizzato in maniera corretta. In caso contrario, per esempio, atti di vandalismo o parcheggi "selvaggi", il punteggio scende e le tariffe aumentano.