Cesena, Ferrara e Pesaro sono le città capoluogo più amiche della bici: hanno preso 5 "bike smile", il massimo dei voti secondo il criterio adottato dalla Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta, per valutare quali comuni in Italia sono più a misura di ciclista. Il programma, infatti, si chiama proprio "Comuni ciclabili" e, in questa prima edizione, vi hanno aderito 68 realtà urbane, grandi e piccole, di 16 Regioni, da nord a sud del Paese.
Esame approfondito
La valutazione viene formulata in base a una serie di criteri molto articolati che, in linea generale, rientrano in quattro macro aree: infrastrutture dedicate, cicloturismo, mobilità urbana, governance, comunicazione e promozione. "Il giudizio finale", ci spiega Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab, "è frutto di un lavoro molto approfondito e che non si basa solo su quanto dichiarato dai singoli comuni, ma da quanto riscontrato da esperti in materia, in prima persona e in maniera pressoché matematica".
L'isola felice per la bici
Il punteggio varia da 1 a 5 "bike smile" (ogni icona rappresenta un punto). Riguardo alla distribuzione territoriale, invece, se la maggior parte dei comuni che hanno partecipato all'iniziativa sono concentrati al nord, si sono distinte anche molte località del centro e del sud, isole comprese: per esempio, ce ne sono 10 in Abruzzo, 9 in Puglia, una in Sardegna, mentre la Sicilia è rappresentata da Favignana che ha preso il massimo dei voti e si è classificata come isola più ciclabile del Mediterraneo.
Promossi e rimandati
Gli unici capoluoghi di regione presenti in questa edizione, invece, sono Bologna e Trento (hanno preso entrambe 3) e Torino (voto 2), mentre nella lista dei capoluoghi di provincia, oltre alle vincitrici Cesena, Ferrara e Pesaro, hanno ottenuto 4 punti Brescia, Parma, Pisa, Pordenone, Rimini e Vicenza, a seguire Belluno, Cuneo e Grosseto con 3 "bike smile", Lecce e Pescara con 2.
"Questo progetto", sottolinea Giulietta Pagliacco, "non ha lo scopo di dare un premio, ma di valutare con una sorta di pagella il livello raggiunto da ogni singola realtà territoriale in materia di mobilità ciclabile, evidenziando punti di forza e carenze. Il bello dell'iniziativa è proprio il fatto che tanti comuni hanno avuto il coraggio di affrontare questo esame, senza vergognarsi di mostrare eventuali pecche, neanche quelli meno preparati. E, alla fine, tutti hanno espresso la volontà di impegnarsi per fare meglio, anche quelli più bravi. Questo per noi è un successo strepitoso".