2,6 miliardi dollari. Tradotto in euro più o meno due miliardi e 100 milioni, spiccioli a parte. Non è il totale di una manovra economica nazionale ma il "premio" in azioni che spetterà a Elon Musk se Tesla raggiungerà, entro i prossimi 10 anni, gli obiettivi che si è data in termini di espansione industriale, guadagni e peso economico complessivo.
Un passo alla volta
La decisione è stata ratificata da una assemblea degli azionisti della Casa californiana che si è tenuta a Freemont, nonostante alcune società di consulenza finanziaria avessero consigliato prudenza, considerando il piano troppo esoso per le casse del costruttore. In pratica Musk non percepirà uno stipendio o dei bonus in contanti ma verrà pagato in azioni per un valore, appunto, di 2,6 miliardi. Il "premio" sarà diviso in 12 tranche che partiranno dal momento in cui Tesla supererà sul mercato il valore di 100 miliardi di dollari (oggi vale 54,2 miliardi).
Alla fine del periodo stabilito, se l'azienda avrà raggiunto tutti i suoi obiettivi - tra cui quello di avere un valore complessivo pari a 650 miliardi di dollari, diventando quindi una delle massime potenze economiche nel settore automotive - Musk potrebbe detenere circa un quarto delle azioni di Tesla per un valore complessivo che si aggirerebbe intorno ai 55 miliardi di dollari contro i circa 20 attuali.