Il colosso americano Uber, specializzato anche nella tecnologia driverless, ha depositato un brevetto che potrebbe permettere ad auto robot e pedoni di comunicare. Il sistema sarebbe in grado di avvisare i passanti - attraverso delle luci lampeggianti o segnali di vario genere - delle intenzioni della vettura: per esempio un cambio di corsia o una svolta improvvisa, o semplicemente l'uscita o l'entrata in un parcheggio.
Un nuovo linguaggio
La comunicazione tra auto con guida autonoma o tra vetture connesse sembra non essere sufficiente a garantire una totale sicurezza ai pedoni: questi ultimi non sempre possono prevedere le mosse di un veicolo non gestito da mente umana e un sistema avanzato del genere potrebbe assisterli.
La scritta "Please proceed to cross" sulla griglia anteriore delle vetture è uno degli innumerevoli esempi di suggerimenti che potrebbero permettere ai passanti di prevedere e comprendere le azioni dell'intelligenza artificiale alla guida del veicolo.
Il designer della sezione tecnologica di Uber, Sean Chin, ha dichiarato: "Stiamo sviluppando una nuova forma di linguaggio. Dobbiamo ancora definirla ma siamo sulla buona strada. È fondamentale che auto e pedoni comunichino per ridurre al minimo il rischio di qualsiasi tipo di incidente."